Ieri, è stato ufficialmente assegnato lo scudetto all’Inter, la squadra che anche quest’anno, ha ampiamente dominato la stagione. I complimenti sono doverosi, ma, a mio avviso, oltre ai 3-4 fuoriclasse riconosciuti come Ibrahimovic, Cambiasso, Maicon, Zanetti e Julio Cesar, i complimenti vanno fatti al tecnico Josè Mourinho.
Preciso, che si tratta di meriti più caratteriali che tecnici; infatti, la squadra, non è che abbia giocato un gran bel calcio, ma è stato capace di gestire con una certa tranquillità, uno spogliatoio che già in passato, ha dimostrato più di una volta di essere particolarmente caldo. Il tecnico portoghese, dopo le esperienze vittoriose in Portogallo ed Inghilterra, è riuscito subito a vincere in Italia, dimostrando una grande capacità gestionale e sotto l’aspetto comunicativo. E’ riuscito a stare al centro dell’attenzione sin dall’inizio della stagione, proteggendo la squadra, nei rari momenti di difficoltà della squadra, con la miglior difesa possibile: l’attacco. Infatti, ha più volte attaccato le varie componenti del mondo del calcio: allenatori, giocatori, dirigenti e soprattutto, i giornalisti, arrivando ad accusarli di “prostituzione intellettuale”, quando, a suo modo, si erano permessi di calcare troppo la mano con la sua squadra. Adesso, però, caro Mister Mourinho, arriva il difficile: cioè riportare l’inter ai vertici in Europa, cosa che anche quest’anno non è riuscita; e forse proprio per questo motivo, molti critici, continuano ad affermare che tra l’attuale gestione e la precedente a firma Roberto Mancini, non ci fossero poi tante differenze. Questo, può essere vero se, analizziamo soltanto i risultati, ma a mio avviso, il tecnico portoghese, ha dimostrato maggiore carattere e maggiore capacità di gestione dei grandi club, affollati di superstar e primedonne; ma, lo ripeto, il difficile arriva adesso, i tifosi interisti non possono più aspettare, l’anno prossimo, l’Inter, dovrà obbligatoriamente essere protagonista in champions, altrimenti, miei cari amici del Bar dello Sport, anche il nostro bravo Josè Mourinho da Setubal, Portogallo, finirà nel vasto tritacarne della critica.
A presto!!!
Gioachino Asti
