
E’ notizia di ieri l’esonero, per certi versi storico, visto che non accadeva da circa 40 anni e non è mai rientrato nel DNA della società, di Claudio Ranieri, da tecnico della Juventus. Che la situazione della società bianconera fosse allarmante lo si era già ampiamente capito nell’ultimo mese e mezzo, costellato da 6 pareggi ed una sconfitta; ma, già più volte in passato, mi sono permesso di fare alcune piccole considerazioni in merito, dalle quali, come voi certamente ricordate, cari miei amici del Bar dello Sport, si evinceva che la crisi che aveva colpito la Juventus, fosse il risultato direi quasi inevitabile della improvvisazione che regnava e, secondo me, continua a regnare in casa bianconera. Infatti, le colpe, a mio modesto avviso, non sono totalmente addebitabili a Claudio Ranieri, il quale, avrà certamente avuto le sue colpe, ma fino alla fine, permettetemi di dire che è stato l’unico, da persona perbene qual è, l’unico a metterci la faccia. Quest’ultimo atto, consumato ieri, non fa altro che dimostrare l’improvvisazione che caratterizza l’attuale gestione del club più importante e popolare d’Italia ;non tanto per la scelta effettuata, ma quanto alla tempistica. Questa scelta andava fatta molto prima, cioè circa 2 mesi fa, quando già la squadra iniziava a mostrare le prime crepe, culminate nel disastroso finale di stagione che sta attualmente vivendo la squadra, affiancando l’allenatore ad un vero uomo di campo, che è quello che secondo me, manca davvero a questa Juventus. Adesso, per le ultime 2 giornate, toccherà al grande Ciro Ferrara, juventino DOC, guidare la squadra nel tentativo di finire più che degnamente la stagione, ma l’importante, adesso, è programmare bene ed in tempi rapidi il futuro, rimescolando le carte, non solo a livello tecnico, con la scelta di un nuovo allenatore e di altri grandi giocatori, ma anche e forse soprattutto, a livello dirigenziale; la proprietà, ne prenda finalmente atto ed intervenga subito in tal senso, a presto!!!
Gioachino Asti



















