
Cari amici del Bar dello Sport, come ormai avviene da qualche anno nel nostro campionato, le ultime domeniche, si fanno notare più per quello che avviene fuori dal campo che per le prestazioni tecniche dei 22 protagonisti. Il penultimo turno della Serie A che si è consumato ieri, passerà certamente alla storia per due episodi, che pur non avendo certamente elementi in comune, mi permetto di definire “ raccapriccianti”. Il primo, si riferisce alla squallida rissa scoppiata al termine della gara Torino-Genoa, che ha visto protagonisti, gran parte dei giocatori e dei responsabili delle due società; purtroppo, non ci vogliamo mettere in testa che il calcio è tutt’altra cosa, è passione, tecnica, agonismo e soprattutto rispetto per gli avversari; fino a quando per primi non saranno gli stessi giocatori a capirlo, continueremo a confrontarci con simili scene che possono soltanto essere definite con un termine: “vergognose”. L’altro fatto saliente della Domenica calcistica, è certamente riferito alla a mio avviso assurda contestazione, portata avanti da uno sparuto gruppo di “tifosi” della curva milanista al grande Paolo Maldini, simbolo positivo di tutto il calcio italiano dell’ultimo quarto di secolo. Io, a questo punto, mi chiedo, ma siamo matti? Come si fa a criticare un giocatore così, da sempre esempio positivo per i tifosi e le nuove generazioni, per il comportamento mostrato dentro e fuori dal campo? Capisco che ormai ogni pseudo tifoso, ha la memoria corta, e si lascia facilmente travolgere dal pensiero becero di certe persone che sanno poco o nulla di calcio, m, cari tifosi milanisti, a tutto c’è un limite!!! L’unica cosa che mi rincuora, è stato il vedere gran parte di San Siro in piedi a celebrare un vero simbolo calcistico, coprendo con bordate di fischi durante il giro d’onore la pseudo contestazione di questi quattro ragazzotti; questo significa che c’è ancora gente che nel calcio, ha la memoria lunga, ma attenzione a questi fenomeni isolati, non sottovalutiamoli perché potrebbero presto ripetersi, rovinando quel poco che ancora c’è di buono nel calcio. Bravo Paolo, grazie per quello che hai dimostrato sempre a livello comporta menate e per la signorilità con la quale, anche ieri, hai saputo archiviare questo spiacevole episodio; tutti noi, come te, siamo orgogliosi di non essere come loro!
A presto, Gioachino Asti



















