Con quasi 5.400 immigrati, Canicattì è la città che ospita il più alto numero di stranieri di tutta la provincia di Agrigento. La maggior parte di essi sono di origine Romena. Secondo le stime fornite dal circolo Arci Samarcanda, gli immigrati di nazionalità rumena e polacca presenti in città sono 4. 100 a cui vanno ad aggiungersi altri 1.200 stranieri di nazionalità algerina e tunisina.
Il lavoro svolto dalla maggior parte degli immigrati di sesso maschile consiste nel lavoro nelle campagne mentre le donne svolgono principalmente il lavoro di aiuto domestico. La maggior parte di loro si è integrata con la comunità locale e non crea nessun tipo di problema. A causare invece qualche disagio sono alcuni nuclei familiari, circa 25 persone, di origine Slava provenienti dall’ ex campo nomadi che ha avuto diversi problemi con la giustizia per risse e furti in appartamenti.
Cosa possiamo fare per evitare i fenomeni di razzismo?
Sicuramente promuovere una cultura d’integrazione migliore, che passa anche e soprattutto dai piccoli gesti di apertura mentale che possiamo fare ogni giorno. Dal non pensare se sentiamo una notizia al Tg che “sicuramente sarà stato un extracomunitario o magari un romeno, un albanese o una persona che ha la sola colpa di avere la pelle di un colore diverso dal nostro!”, dal non pensare che la colpa dei problemi della delinquenza a Canicattì (nel nostro caso) siano da attribuire agli extracomunitari “sono sempre loro che rubano”, dal provare a conoscere meglio le persone che vivono nella nostra città o quartiere che si conoscono solo di vista.
Dal pensare che il colore della pelle o la diversa nazionalità non ha importanza ai fini della comunicazione e dell’integrazione.
Su Internet ad esempio abbiamo tutti lo stesso colore , nella vita invece spesso modifichiamo il nostro pensiero, il nostro modo di agire e quindi di comunicare in base a fattori di razza ceh condizionano il nostro modo di pensare.
Direi che è ora di rifletetre
Se uno è un delinquente lo è da bianco e lo è da nero e lo è indipendentemnete dalla nazioalità. Può cambiare il colore della pelle ma non cambia la persona.
Se un altro è una brava persona vale lo stesso, bianco o nero che sia. Non importa.
In città un ruolo fondamentale nell’accoglienza degli immigrati è svolto dal circolo Arci Samarcanda, che offre numerosi servizi che vanno dallo sportello informativo e di mediazione linguistico culturale, all’animazione multietnica e all’osservatorio permanente sulle discriminazioni. L’Arci di Canicattì, si è anche fatta promotrice di un progetto dal titolo “Nessuno escluso” rivolto a tutti gli immigrati presenti in città. Alla fine di dicembre tutti gli extracomunitari della città, si incontreranno presso un ristorante della zona per dare vita ad una serata multietnica.


















