politici-canicattifatQuando abbiamo  iniziato a scrivere questo editoriale ci siamo fatti una domanda molto semplice: in una cittadina come Canicattì, vocata al commercio, all’imprenditoria, alle iniziative commerciali, in verità cosa ci si aspetta dalla politica?

Se fosse una città a vocazione turistica si potrebbe aspirare alla realizzazione di infrastrutture particolari, piuttosto che alla realizzazione di strutture alberghiere, ma non lo è. Quindi cosa si chiede alla politica. Poche cose e ben identificabili. Un esempio; la manutenzione delle strade, la pulizia dei quartieri, la manutenzione delle aree attrezzate, il rispetto delle regole come forma educativa per i cittadini che non rispettano le regole, luoghi di aggregazione, iniziative culturali, spazi attrezzati per praticare lo sport o attività ludiche. Tutto questo si chiama tecnicamente “normale amministrazione”.
Per fare questo sarebbe necessario una classe politica che, a prescindere dalla maggioranza o dall’opposizione, avesse ben chiaro questo concetto e lo mettesse in pratica se in quel momento e classe dirigente attiva, ne evidenziasse le deficienze se dovesse essere all’opposizione.
Nulla di più semplice.


Canicattì non ha bisogno nulla di straordinario. I canicattinesi sono un popolo laborioso ogni giorno se ne inventa una nuova. Fior di imprenditori che sono diventati un esempio da seguire per tutto il resto della provincia. Canicattì “ a dra i grana ci su” dicono quelli che vivono negli altri paesi dell’agrigentino. Perché un paese che riesce ad essere un esempio per tutti dal punto di vista economico non ha una classe dirigente all’altezza della situazione?

Ai partiti sarebbe il caso di chiedere di fare una capillare scrematura della classe dirigente e degli uomini da proporre ad amministratori e ad rappresentanti politici, agli elettori di premiare o punire le scelte fatte dai partiti. Infine diciamocela tutta, la dinamica della politica rimane comunque la stessa, “u favori, a cortesia, a raccumannazioni” ma a se fare anche questo si delegasse gente di cultura, di fantasia, preparata, con delle idee, con iniziative e chi più ne più ne metta, pensate sia una cattiva idea?