strano-zanettiPALERMO – “Circuito del Mito seconda edizione: a distanza di 12 anni – spiega l’assessore Strano – torna la manifestazione, nata da un’idea del maestro Franco Zeffirelli, che ha segnato un solco indelebile nella preparazione e nella programmazione del segmento del turismo culturale. La Sicilia, che pur in un periodo di crisi globale, resta pur sempre una delle mete preferite del turismo internazionale grazie a un’offerta più che variegata e che può abbracciare i gusti di tutti i ‘turisti-visitatori’, è pronta a una nuova sfida: nel 2010, la Sicilia si presenterà infatti come capitale della cultura in tutta l’area del Mediterraneo.
Lo start up del circuito è questa serie di eventi, ‘Attraverso la sacralità’, che si svolgeranno all’interno della cattedrali e dei duomi siciliani durante le festività natalizie e proseguiranno a Pasqua.
Da sempre sosteniamo che il turista non può essere più aspettato, ma deve essere sollecitato e lo faremo presentando, alle prossime e più importanti Borse del Turismo, il programma 2010 del Circuito del Mito, con un cartellone ricco di eventi sparsi in tutto il territorio siciliano. Eventi ai quali saranno affiancati dei pacchetti turistici organizzati in collaborazione con tutte le associazioni di categoria interessate ai flussi turistici verso la Sicilia”.
“Rappresentazioni che raccontano la magia dei luoghi – spiega il maestro Zanetti – il mito che diventa realtà lungo un itinerario scandito dalla storia, dalla cultura, dall’arte, dalla tradizione di una regione, la Sicilia, ricca di interessi e di stimoli. Vedremo concerti in cattedrali illuminate solo da enormi candelabri da 200 candele, o nel proseguo del circuito, una Carmina Burana rappresentata in un cratre spento dell’Etna. Sarà il fascino dei luoghi, la bellezza dei siti, la grandezza del patrimonio, il calore della gente, le ragioni della cultura, l’incanto delle notti, i colori della natura, le immagini di paesaggi splendidi: questi gli aspetti più significativi del percorso che intendiamo compiere alla ricerca delle nostre radici, delle nostre origini, per alimentare questo sogno”.

Vito Orlando