“La politica ha le proprie regole così come lo sport; quelle del Calcio vengono spesso utilizzate come metafora. Il presidente Lombardo è tra quelli che le usa in tal senso – dice Roberto Corona, deputato regionale del Pdl – È chiaro a tutti che il presidente del Senato, Schifani, ha fatto un intervento legittimo sulla situazione politica regionale in difesa della democrazia e del rispetto del voto popolare e non un’entrata a gamba tesa che sul terreno di giuoco ci può stare per difendere il risultato di una partita combattuta ma che i veri attaccanti possono anche schivare”.
“Lombardo, invece, ha le proprie regole – riprende Corona – e tenta di vincere a tavolino come ad Acquedolci dove, tradendo ancora una volta il voto popolare, presenta una mozione di sfiducia al sindaco Gallo (Pdl). Sfiducia sostenuta da un gruppo sfascista e da tre consiglieri surrogati non eletti e insediati per decreto dell’Mpa e gruppo cosiddetto Miccichè, facendo una prova tecnica sul territorio oltreché alla Regione Siciliana”.
“Ma si può continuare così? Assistere a una affannosa corsa alla conquista del potere? Nominare commissari anziché consigli di amministrazione? scegliere la strada di un revisore contabile per esercitare i controlli su una società pubblica che dovrà amministrare tantissimi milioni di euro in sostituzione di un collegio sindacale? sostituire tutti quelli che contrastano il Lombardo-pensiero?” “Dopo i tentativi di ribaltoni, adesso si passa alle mozioni di sfiducia ai sindaci non omologati; ma – conclude Corona – questo non ci preoccupa perché gli elettori continueranno a scegliere liberamente e sapranno distinguere bene tra i ribaltonisti e le persone oneste, qual è il sindaco Gallo che, pur tra mille difficoltà, ha continuato a fare il proprio dovere nell’interesse esclusivo dei cittadini, prendendo le distanze anche da alcuni amici che platealmente tradiscono gli elettori!”