comune-canicattiL’attività finanziaria del comune di Canicattì nell’esercizio 2009 è stata caratterizzata da una intensa attività accertativa relativa ai tributi comunali, attività avviata già negli esercizi precedenti e che ha comportato un aumento delle entrate proprie e dell’autonomia finanziaria dell’Ente. Dai dati diffusi dal dirigente della II Direzione, Carmela Meli emerge quanto segue: sono stati contabilizzati maggiori accertamenti Tarsu per un totale di 4.060.768 euro, le somme già incassate ammontano a 730.281 euro. Relativamente all’ICI sono state accertate ed incassate dal recupero evasivo 387.618 euro.

E’ aumentato anche il gettito proveniente dall’addizione Irpef , dalla Tosap e dalla pubblicità. Anche le entrate extratributarie registrano incassi non indifferenti per un ammontare pari  ad 1.039. 883 euro. I tagli relativi alle assegnazioni ordinarie connesse ai trasferimenti statali e regionali sono stati parzialmente compensati da trasferimenti premiali e connessi a funzioni delegate. Complessivamente i trasferimenti correnti dello Stato ammontano ad  6.365.170 euro, i contributi e trasferimenti dalla regione sono pari ad 2.404.604 euro  Il buon andamento delle entrate ha consentito al Comune di rispettare le regole del Patto di Stabilità interno cui lo stesso soggiace a partire dal corrente esercizio finanziario.


Anche la gestione di cassa è stata positiva. Il Comune non ha dovuto ricorrere all’ anticipazione di tesoreria nonostante la lentezza della riscossione in conto residui ed ha assolto a tutte le obbligazioni scaturenti dalla gestione istituzionale e straordinaria.
Sono stati finanziati debiti fuori bilancio per circa 430.000 euro per pagare esposizioni debitorie di parte corrente derivanti soprattutto da affidamenti di incarichi legali pregressi non coperti dal relativo impegno di spesa e circa 300.000 euro per debiti fuori bilancio derivanti da espropri.

Le spese correnti sostenute sino alla data del 31 dicembre 2009 sono pari ad 21.908.557 euro all’interno di esse rilevante risulta essere il costo sostenuto per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani che ha visto per il 2009 un aumento di circa un milione di euro per il conferimento presso la discarica di Siculiana dopo la chiusura di quella di Campobello di Licata, che però non ha comportato un aumento delle tariffe per i cittadini. Lo spred è stato colmato da una politica finanziaria volta al taglio scaturente da una razionalizzazione della spesa corrente. Gli strumenti di programmazione e rendicontazione finanziaria hanno rispettato i principi di correttezza e trasparenza contabile sanciti anche dai controlli effettuati dalle sezioni di controllo della Corte dei Conti.