Miei cari amici del Bar dello Sport, eccoci, puntuali, come ogni Lunedì post-campionato a commentare i fatti ed i misfatti più significativi dell’ultimo weekend. La lotta al vertice continua con l’Inter che, nonostante le tante assenze, soffrendo, contro una bella Udinese, è riuscita comunque a portare a casa i 3 punti che le permettono di mantenere invariato il distacco dalle sue più dirette inseguitrici; certo, 4 punti sulla seconda e 7 sulla terza, non sono distacchi siderali e tutto, può ancora succedere, ma, vi confermo quanto detto sin dall’inizio di questa stagione: a mio modesto avviso, si tratta di un campionato che solo l’Inter può perdere ed, in questa eventualità, penso che Mourinho, avrebbe la possibilità di salvare onore e dignità professionale, compiendo un solo gesto: dimettersi da tecnico dei nerazzurri. Comunque, staremo a vedere, e valuteremo anche la possibile tenuta mentale e fisica di chi (mi riferisco in particolar modo a Milan e Roma), sta immediatamente dietro ai Campioni d’Italia. Già Sabato, avremo, secondo me, una importante risposta in tal senso; infatti, all’Olimpico di Roma, si affronteranno i padroni di casa guidati da Claudio Ranieri ed il Milan di Leonardo. Un autentico dentro-fuori per la rincorsa alla attuale capolista. Per il resto, penso che una particolare menzione, la meritino, adesso più che mai, le 2 squadre siciliane. Il Palermo, sta facendo davvero grandissime cose e, da quando si è affidato ad un grande allenatore come Delio Rossi (a proposito, mi chiedo come mai ancora questo tecnico a mio avviso preparatissimo non si sia ancora seduto sulla panchina di una big del nostro calcio), mantiene una media punti record, e ieri, ha compiuto un’altra gara perfetta a Torino contro una modesta ed azzoppata dagli infortuni Juventus, scavalcandola in classifica e piazzandosi lì, da sola, al 4° posto. Ma anche il Catania di Sinisa Mihailovic sta facendo grandi cose; splendida davvero, la prova esibita Sabato scorso al Massimino contro il Bari, letteralmente schiacciato dagli etnei, ormai, scongiuri a parte, quasi definitivamente fuori dalla lotta salvezza. Io penso che, al di là del tifo che ognuno si porta dietro da quando era bambino, per una delle tradizionali cosiddette “grandi” del nostro calcio, si debba essere, in quanto figli di questa nostra bella e, per altri aspetti, controversa terra, profondamente orgogliosi del cammino che queste 2 nostre realtà calcistiche, stanno compiendo nella massima serie. Auguriamoci che possano continuare così fino in fondo.
Alla prossima, Saluti!!!
Gioachino Asti