L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il ddl che autorizza l’esercizio provvisorio fino al 31 marzo 2011: 42 i voti a favore, 19 i contrari, 3 gli astenuti.
È stato inoltre approvato, all’unanimità, il ddl che proroga di un anno i contratti di circa 2.500 persone impegnate nei Consorzi di bonifica. La prossima seduta si terrà mercoledì 12 gennaio alle 16. All’ordine del giorno interrogazioni e interpellanze della rubrica Agricoltura.
La seduta di oggi, l’ultima del 2010 per il Parlamento regionale, è stata segnata da un acceso scontro fra maggioranza che ha sostenuto la proposta del governo (esercizio per tre mesi, fino a marzo) e l’opposizione che chiedeva che la durata si limitasse ad un mese.
Da Michele Cimino (Fds) è arrivata un tentativo di mediazione, con un emendamento che prevedeva di limitare l’esercizio provvisorio a due mesi, fino a febbraio, ma l’aula ha respinto la proposta con 40 voti contrari e 6 favorevoli.
Fino all’inizio della seduta c’era incertezza sull’atteggiamento che avrebbe tenuto l’Udc, che nella scorsa seduta era su posizioni analoghe a quelle dell’opposizione, almeno sulla durata dell’esercizio provvisorio. Ma la scelta di ritirare ogni deroga dal ddl (inizialmente previste in particolare per le spese della formazione professionale) ha disteso il clima nella maggioranza che, alla fine, ha ampiamente superato la prova del voto.
“All’indomani dell’Epifania, sediamoci in commissione e iniziamo a lavorare al bilancio”, ha detto Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, dopo il voto. “Adesso – ha aggiunto – abbiamo tre mesi per fare bene i conti, anche in relazione alle notizie che arriveranno da Roma, ad iniziare dai Fondi Fas”. In relazione all’acceso dibattito d’aula, Lombardo ha detto: “L’esercizio provvisorio è stato impropriamente caricato di valori politici. Abbiamo fatto una proposta, che è stata approvata dall’aula: non credo abbia vinto il governo, semmai ha vinto l’Assemblea”.
Il clima politico resta arroventato. In una lettera al presidente dell’Assemblea, Francesco Cascio, il governatore chiede di rinunciare a parte dei fondi che la Regione versa al Parlamento, tagliando sulle spese. Un invito rispedito al mittente da Cascio, secondo cui se Lombardo “vuole ridurre le spese cominci con accettare la riduzione dei deputati, bocciata anche dal suo Mpa”.
Intanto in una intervista, il coordinatore del Pdl, Giuseppe Castiglione, getta acqua sul fuoco, sottolineando la necessità di ripristinare il dialogo: “Non si può andare avanti così – afferma Castiglione – io non mi ritrovo tra coloro che hanno creato scontri e sono il meno litigioso di tutti. Per questo ritengo che bisogna recuperare la dialettica del fare”. Ma Castiglione sgombra il campo da equivoci: “Con l’Mpa – precisa – è escluso ogni accordo”. Insomma per il futuro nessun ripensamento.