Io quando era carusu me ne andavo al cìmina a vedermi tutti i firmi e mi bevevo la gazzusa e mi mangiavo la simenta senza arruttare come facevano i maladucati delle urtime file.
A quei tempi non si vedevano le fimmine nude e i masculi che le maniavano ma al massimo vasate lunghe e qualche coscia mezza scummigliata…ma ci faceva sognare di più di ora che ci sogniamo di vederle vistute…
Mi piacevano tutti i firmi: quelli di cavaddri, di spati e di benurri. Mi piacevano anche quelli che si davano le giapponesi e ittavano vuci e santavano all’aria, e Gemisi Bondi che sparava, volava, iva sottacqua e c’avia tutti quelle cose strammi per scappare quannu lo nchiuivanu. Mi arricriava quando c’era Ghericupe, Spingiettrasi, Cialtonisto, Mallombrando e Freddastè.
Ma i miei firmi preferiti erano i firmi d’arrìdiri.
Quanto mi facivano arridìri a cìmina…Sciarlott, Ridolino, Stallio e Olio, Alberto Sordi… Anche Gassman, e i miricani che avianu machinuna scappottati.
Però se volevo arridiri di cori non potevo perdere tutti i firmi di Totò e Pippinu.
Totò Le Mokò, Totò, Peppino e la malafemmina, Totò a colori e Totò Tarzan; Totò contro Maciste, Totò e Cleopatra, Toto Sexy.
Ma il firmi di Totò che più di tutti assai mi fici arridiri fu “Gli onorevoli”. Come faccio a scurdarimi “VOTA ANTONIO LA TRIPPA”?
Votantoniu Votantoniu, Votantoniu… ma stu firmi mi fa arridiri sempre di menu…