Verso le elezioni a Campobello di Licata. Interviene Michele Termini. “Ho sempre indirizzato le scelte amministrative al soddisfacimento dei bisogni quotidiani”.

L’ex sindaco Michele Termini (Udc), “sfiduciato” dal consiglio comunale il 29 dicembre scorso, entra in campo. Ha dichiarato di essere disponibile a candidarsi sindaco per le prossime elezioni amministrative. “Mai ho avuto l’idea di tradire la fiducia che mi avete (indirizzato a chi vota) concesso. Mi impegno di affrontare, in seguito, i temi per tutti noi importanti della raccolta dei rifiuti, dell’acqua pubblica, del centro diurno per disabili e degli interessi che vi si celano e che ritengo siano i veri motivi della sfiducia – afferma Termini –. Dal 29 dicembre ad oggi è tremendamente palese come la cosiddetta ‘politica”, sino al quel momento attiva, registra una sorta di silenzio che non trova nessuna giustificazione. Tutto tace”. Egli sottolinea “quali sono le motivazioni reali che hanno indotto alcuni consiglieri comunali a riportare la nostra continuità a quei momenti bui già vissuti durante la gestione commissariale con i disagi a tutti noti”. Per Termini “nella mozione di sfiducia non viene censurato il mio operato amministrativo se non in maniera generica e superficiale, mi vengono rimproverati, piuttosto i continui ed incessanti cambi di gruppi consiliari in seno al consiglio comunale e i continui cambi di assessori”. “I firmatari – prosegue Termini – hanno anteposto all’interesse della nostra città la loro voglia di vendetta, i personalismi e gli interessi di politica clientelare ai quali ho detto no”. Secondo Termini, “ la democrazia vorrebbe che un’amministrazione venisse giudicata alla fine del suo mandato per ciò che ha fatto. I motivi della sfiducia, qualcuno ha spiegato i contenuti?. A questi interrogativi dovranno dare una risposta. Mi dichiaro sin da subito disponibile ad un confronto con ognuno dei consiglieri sui temi che hanno portato alla sfiducia”. Termini rilancia.


Giovanni Blanda