Il cerchio si è chiuso. Il quadro politico è delineato. Tutte le forze politiche hanno affilato le “armi” in vista della prossima tornata amministrativa. Manca ancora qualche dettaglio per la definizione delle liste elettorali dei candidati al consiglio comunale che  ricordiamo devono essere consegnate al preposto ufficio comunale entro e non oltre le ore 12 di mercoledì 11 aprile.

Sono tre i candidati a sindaco. In ordine alfabetico: Giovanni D’Angelo, Angelisa Falsone e Giovanni Picone.


Giovanni D’Angelo incassa l’appoggio della coalizione “Campobello Libera”, Udc, Fli e “Autonomisti Forti e Liberi”. D’Angelo precisa: “siamo pronti per il rilancio del paese che ha sofferto anni di commissariamenti”.

D’Angelo ha 51 anni, sposato con quattro figli, è uno dei fondatori del movimento “Campobello Libera”, è vicino al “Patto del Territorio” di Agrigento. E’ consigliere provinciale. D’Angelo si ritiene lusingato della sua candidatura. Il suo motto politico è: “Voglio una ‘normale’ Campobello di Licata”.

Angelisa Falsone, Pdl, 23 anni, la più giovane del lotto, è laureata in Scienze politiche. Di professione mediatrice civile era stata candidata al consiglio comunale nelle amministrative di tre anni addietro. “La proposta di candidarmi a sindaco mi è stata fatta settimane addietro, dopo un’attenta riflessione ho accettato dopo tre giorni. Mi sono candidata per dare un segnale forte di cambiamento, perchè la politica va vista non come interesse, ma servizio per la collettività”. Il mio programma politico? ” Valorizzare le risorse che sono state offese dall’amministrazione comunale precedente: mi riferisco alla piscina comunale chiusa, il mercato ortofrutticolo anch’esso chiuso, tutta la struttura della “Divina commedia”, il turismo, una positiva politica per i giovani costruttori del lavoro futuro. Il mio non deve essere il partito delle promesse, ma l’unica promessa che faccio è mettermi a disposizione della collettività”.

Giovanni Picone, del Partito democratico. Ha il sostegno di Pd, Movimento per l’autonomia, Libertà e Autonomia e Grande Sud. Egli è sposato con figli, consulente del lavoro, consigliere comunale uscente del Pd. Picone vuole riportare la sinistra nel Palazzo di Città, dopo essere stata “sbolognata” dall’avvento del centro-destra del sindaco Michele Termini nel 2009. Non si consideriamo i due periodi di commissariamento del Comune.

In ordine di tempo, pochi giorni addietro, l’ultimo accordo politico riguarda il Pd e Grande Sud. Infatti si è tenuta una riunione tra il segretario cittadino del Grande Sud, Giuseppe Fortino, l’on. Michele Cimino, l’assessore provinciale Montana a cui hanno partecipato anche il segretario cittadino del Pd, Calogero Calà, l’Assessore Provinciale Teresa La Marca ed il candidato Sindaco Giovanni Picone. Durante l’incontro il candidato a Sindaco Picone ha esposto su grandi linee il programma amministrativo per il rilancio della comunità di Campobello di Licata ed alla fine dell’incontro sia Cimino che il segretario Fortino hanno garantito a Picone il loro pieno appoggio.

Giovanni Blanda