Sarà anche colpa delle alte temperature, ma da alcuni giorni è emergenza incendi in tutto l’agrigentino. Dalla città dei templi, ad Aragona, da Canicattì a Licata, brucia la sterpaglia, ma come succede spesso il fuoco si estende, mandando in fumo alberi, frutteti, coltivazioni e macchia mediterranea. Decine e decine di roghi specialmente lungo le campagne, ma anche in terreni privati e zone protette. In alcune zone l’aria è irrespirabile, mentre a causa del fumo, arrivano segnalazioni di cittadini alle prese con bruciore agli occhi, e per gli automobilisti una certa difficoltà alla guida. Sono giornate difficili per i vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento e per i vari distaccamenti dislocati in provincia. A volte i pompieri non riescono a soddisfare tutte le richieste di soccorso che arrivano al centralino del 115. Solo nelle giornate di sabato e domenica sono giunte circa 150 chiamate per incendi soprattutto di sterpaglia. Almeno una decina quelli più estesi con tutte le squadre dei vigili del fuoco impegnate in una lotta contro il tempo. In alcuni casi fumo e fiamme sono visibili anche a chilometri di distanza. Ieri pomeriggio momenti di panico per un gruppo di persone che stavano trascorrendo la giornata in una casa di campagna, nelle vicinanze di Aragona. Si sono rifugiati dentro in attesa dell’intervento del personale antincendio. Quasi tutti gli incendi sono opera della mano criminale dei piromani, poi l’erba secca e il caldo fanno il resto. Diventa fondamentale la collaborazione dei cittadini, non solo per le segnalazioni tempestive al numero di telefono d’emergenza 115, ma anche per risalire proprio ai piromani. In ogni caso, le forze dell’ordine faranno tutte le valutazioni del caso, al nostro territorio resta la cenere dei terreni bruciati e il nero degli alberi distrutti.