Il procuratore antimafia Pietro Grasso si candida con il Pd e domani formalizzerà la decisione nel corso di una conferenza stampa a Roma nella sede del partito. Il Procuratore sarà inserito nel listino del segretario Pierluigi Bersani. Dopo l’Epifania, quando avverrà la composizione delle liste, si saprà in quale collegio il Procuratore farà il debutto in politica. Intanto ha chiesto l’aspettativa al Csm.

I contatti tra Grasso e democratici hanno avuto una accelerazione nell’ultima settimana ma erano iniziati prima della crisi del governo Monti e – stando alle fonti – non sono legati alla candidatura di Antonio Ingroia.


“Io in politica? Mai dire mai…”. Erano i primi giorni del gennaio di quest’anno e il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, che domani ufficializzerà la sua candidatura con il Pd di Bersani, rispondeva così ai giornalisti che, a margine della commemorazione di Piersanti Mattarella a Palermo, gli chiedevano se sarebbe sceso in campo in politica.

“Non guardo a un’eventuale esperienza politica sotto forma di schieramento con un partito, cosa che è estranea al mio ruolo, alla mia funzione e alla mia cultura. Penserei piuttosto a quella che ho definito “una lista civica nazionale”, aveva poi detto ancora il magistrato che adesso, invece, ha cambiato idea.  Ai giornalisti diceva, ancora a gennaio: “Ho una missione da compiere fino all’ottobre del 2013, dopo potrei anche scegliere di portare i nipotini ai giardinetti o fare qualcosa di diverso”, salvo poi dire: “Certamente farò qualcosa che mi gratifichi, di utile. Che poi si voglia forzare il discorso è un’altra cosa, ma io sono sempre possibilista”.

E ad aprile fu corteggiato da tanti partiti per l’elezione a sindaco di Palermo, così come lo scorso autunno per le elezioni per il nuovo Presidente della Regione siciliana. Lo hanno chiesto sia il Pd di Antonello Cracolici e di Giuseppe Lumia, che faveno il tifo per lui, sia l’Idv di Leoluca Orlando. Ma lui ha detto sempre no. Oggi la notizia arrivata a sorpresa della richiesta di aspettativa dal Csm per motivi elettorali.

Vittorio Sgarbi commenta favorevolmente la scelta del Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso di candidarsi nelle file del Partito Democratico alle prossime elezioni politiche di febbraio:

«Apprezzabile e strategica – osserva Sgarbi – la candidatura di Pietro Grasso alle elezioni politiche. Anche se appare mortificante l’indicazione di uno schieramento per chi è stato magistrato fino al giorno prima (ma è la normativa che andrebbe cambiata) è importante che un magistrato antimafia garantisca la sua presenza in un partito istituzionale, non lasciando che la lotta contro la mafia sia strumentalmente intestata ad alcuni magistrati faziosi e mistificatori.

La lotta alla mafia – conclude Sgarbi – non può essere lasciata a chi inventa situazioni criminali per potere trarre vantaggio di immagine e consenso. Lode a Grasso»