Sono 395 le incompiute in tutta Italia e la Sicilia ne è la caposquadra, con 156 opere mai ultimate. Mentre nell’Isola crollano gli appalti pubblici e si comprime ulteriormente il mercato dell’occupazione nel settore edilizio. È quanto emerge dalla mappa nel nuovo numero di ASud’Europa, settimanale del Centro Studi Pio La Torre. Il record dei paradossi delle incompiute va a Giarre, nel Catanese, 27 mila abitanti e nove opere di ingegneria che sfidano l’arte del paradosso. Si va dal teatro comunale, costruito fuori asse, con quattro varianti di progetto dal 1968 al 1987 e un fiume di finanziamenti, al parcheggio multipiano, sì, ma senza uscita; dalla piscina olimpionica lunga 49 metri invece dei regolamentari 50, fino a un campo da polo da 20 mila posti (per una popolazione tanto scarsa quanto lontana dal polo) realizzato grazie ai primi fondi del Coni messi a disposizione per incentivare sport poco praticati. Ma in tutta l’Isola si diffonde il “mal da incompiuta”. Dai lavori sulle strade come lo scorrimento veloce Agrigento-Caltanissetta o l’A19 tra Palermo e Catania alle dighe di Blufi, nelle Madonie e della diga di Pietrarossa, nell’Ennese, per le quali sono stati stanziati 150 milioni di euro nel pacchetto Cipe sono centinaia le opere opere iniziate e mai concluse in Italia e in Sicilia.