Piogge e nubifragi fino a domani su Sicilia e Sardegna a causa di un piccolo ciclone mediterraneo, Thomas: è la previsione del portale ‘ilMeteo.it’, secondo il quale già oggi temporali violenti colpiranno la Sardegna. In serata il maltempo si sposterà verso la Sicilia, a partire dal Trapanese e da Agrigento con primi locali nubifragi. Oggi, precisa ‘ilMeteo.it’, sussiste il rischio di nubifragi sulla Sicilia e sul Catanese. I temporali raggiungeranno poi la Calabria nel corso della giornata e del pomeriggio, abbattendosi sulla regione con violenza fino a sera, in particolare sui settori Ionici. Le piogge interesseranno il resto del sud e le regioni adriatiche dalle Marche alla Puglia, mentre altrove al nord e sulla Toscana il tempo sarà più soleggiato. Dopo questa sfuriata – rileva ‘ilMeteo.it’ – il tempo domenica migliorerà, con un assaggio di primavera e con 16-17 gradi su molte città.
Scuole chiuse oggi anche a Messina. E’ quanto emerso a conclusione della riunione operativa a Palazzo Zanca, per valutare le misure di prevenzione sulla base delle criticità evidenziate nel bollettino regionale della Protezione civile. L’ordinanza prevede l’attivazione di tre funzionari del Comune per monitorare la situazione e la presenza in città dei geologi della Protezione civile regionale. I mezzi del Comune e della polizia municipale presidieranno il territorio.
A Catania il sindaco ha disposto per oggi la chiusura delle scuole.
Sos maltempo a Castelvetrano. Ecco il cominicato del Comune che mette tutti in guardia: “Il Sindaco della città di Castelvetrano, Avv. Felice Errante, rende noto che il Dipartimento Regionale della Protezione Civile ha comunicato il rischio di precipitazioni molto intense nelle ore notturne sul nostro territorio e per tutta la mattinata di domani, con venti forti e raffiche di burrasca. Dalle informazioni in possesso pare che l’apice delle precipitazioni avverrà tra le 04.00 e le 07.00 del mattino.
Il Sindaco informa la cittadinanza che sono stati messi in pre-allarme gli uffici della Protezione Civile, compresi tutti i volontari delle locali associazioni di Protezione Civile, una pattuglia di Agenti di Polizia Municipale ed una squadra dell’Ufficio tecnico, vigilerà per tutta la notte per le vie della città per segnalare particolari situazioni di rischio.
Secondo i meteorologi si tratterà di un episodio meteorologico di elevata criticità. Si consiglia quindi particolare attenzione negli spostamenti, evitando le zone particolarmente a rischio come la via Partanna, la piazza Stazione, il quartiere Legnodolce, la via Pietro Luna in corrispondenza della via Trapani e la via Mazara angolo via Sapegno, evitando anche di stazionare nei pressi degli alberi che possono attrarre fulmini, di insegne a palo o comunque sporgenti sulle pubbliche vie”.
La paura della bomba d’acqua che il ciclone Thomas potrebbe scatenare domani sulla Sicilia crea ansia e preoccupazione tra la gente. Centinaia di telefonate di cittadini allarmati sono arrivate al centralino dei vigili del fuoco. Chiedono se si ripeterà il nubifragio di una settimana fa a Catania e che precauzioni possono adottare per evitare allagamenti nelle loro abitazioni.
Ma cos’è la bomba d’ acqua? Non è solo un nome a effetto ma una libera traduzione dall’espressione inglese ‘cloud burst’, esplosione di nuvola. Una bomba d’acqua ha colpito il Messinese nel 2009. L’ alluvione, a causa del dissesto idrogeologico, che si portò via la cittadina di Giampilieri e 37 morti.
In genere, secondo i meteorologi, si usa questa definizione quando vengono superati i 50 millimetri di pioggia nell’arco di due ore.
Secondo le statistiche questo fenomeno atmosferico si verifica sempre più spesso. Se prima degli anni ‘90 capitava in Italia una volta ogni dieci anni, adesso ne abbiamo almeno una all’anno e possiamo arrivare anche a tre o quattro.
La causa sarebbe il surriscaldamento dei mari che dagli anni ‘70 è salita di quasi un grado. L’ acqua del mare più calda produce più umidità e questa viene raccolta dalle masse d’aria che si incrociano nei cieli. La conseguenza è che le nuvole sono più cariche di pioggia e così hanno maggiori probabilità di scaricare in un colpo solo tutto il loro carico.