Sarà depositato oggi al Tar il ricorso dell’ex presidente del Consiglio comunale Domenico Licata, contro la rimozione dall’incarico avvenuta venerdì sera a seguito della votazione favorevole di 21 consiglieri su 30 della mozione di sfiducia che era stata presentata nei suoi confronti. Licata, per ricorrere contro la mozione votata a maggioranza dal consiglio si è affidato agli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia che hanno preparato nei dettagli l’istanza che sarà discussa al Tar, non appena il tribunale fisserà l’udienza.

Ricorso che si basa in particolare sul passaggio della legge che regolamenta questo settore è recita testualmente: il Presidente del Consiglio comunale può essere sfiduciato esplicitamente dopo avere commesso “gravi e reiterate violazioni o irregolarità”. Intanto mentre in città infuria la discussione politica sulla vicenda interviene lo stesso Mimmo Licata rompendo il silenzio.


«La città – dichiara – affonda nella crisi più nera e anziché onorare il proprio mandato istituzionale, intervenendo per trovare soluzioni ai problemi della collettività, si pensa alla mozione di sfiducia al presidente del Consiglio come se fosse questa l’architrave della vita politico amministrativa di una città. Una mozione non legata alle violazioni di leggi e regolamenti ma a questioni di carattere squisitamente politico e di rapporti personali con il capo dell’Amministrazione comunale».