Racalmuto. Il Sindaco, Emilio Messana ieri in Consiglio Comunale “sbotta” e alla maggioranza dice: “conoscevate già in campagna elettorale il Piano ARO”.
Nella seduta del Consiglio Comunale di Racalmuto di ieri è stato bocciato il Piano Aro. Con la votazione unanime dei consiglieri di maggioranza il consiglio ha detto no all’affidamento esterno della gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, prospettando la eventuale possibilità di optare per il sistema di gestione in House Providing, che prevede l’utilizzo di mezzi propri e proprie risorse umane e che porterebbe ad una considerevole riduzione dei costi.
Votato anche all’unanimità da tutti i consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, l’atto di indirizzo congiunto Consiglio Comunale – Giunta relativo alla TARSU 2008/2014, con cui sono state previste una serie di agevolazioni a favore dei cittadini per la definizione della TARSU pregressa.
Le situazioni più ricorrenti previste riguardano:
1) Immobili ad uso abitativo e relative pertinenze situati fuori dal centro abitato ed utilizzati per non più di 4 mesi l’anno, per cui si applica il criterio della stagionalità.
2) Immobili ad uso abitativo e relative pertinenze con utenze allacciate in rete non concessi in locazione e/o comodato negli anni in esame e di fatto inutilizzati, che possono beneficiare della riduzione di 1/3 del dovuto.
3)Immobili ad uso abitativo e relative pertinenze privi di utenze allacciate in rete o in condizioni di inabitabilità, mai concessi in locazione o comodato,che sono esenti dalla tassa.
4) Magazzini privi di utenze e inutilizzati o adibiti come deposito, che sono esentati. Se una parte del magazzino, materialmente delimitato, viene utilizzata la tassa è dovuta solo per questa porzione.
5) Magazzini e pertinenze superiori a 50 mq serviti da utenze non concessi in locazione o comodato negli anni in esame di cui è dimostrato il non utilizzo, che possono beneficiare della riduzione di 1/3 del dovuto.
6) Sui magazzini con destinazione urbanistica C1, se non locati o dati in comodato negli anni in esame e comunque non utilizzati secondo tale destinazione può essere applicata la tassa per la destinazione C2.
Pienamente soddisfatto il consiglio comunale per il risultato raggiunto.
Il Presidente del Consiglio, Avv. Ivana Mantione nel ringraziare i Consiglieri Comunali, la Giunta e il Responsabile del settore Dott. Vittorio Lauricella per l’impegno e la collaborazione, dichiara che è stata trovata una soluzione giusta ed equilibrata nel rispetto della legge, da cui i cittadini trarranno notevoli agevolazioni nella definizione degli avvisi di accertamento Tarsu per gli anni 2008/2014.
Ieri il consiglio comunale era chiamato a votare il Piano Aro rifiuti con i relativi capitoli che coinvolge il futuro della gestione dei rifiuti e quindi dei cittadini di Racalmuto, nei prossimi sete anni.
La posizione dei consiglieri di opposizione è stata come sempre chiara, coerente ed oggettiva.
Il piano è stato formulato durante la gestione commissariale e prevede alcune carenze ed errori evidenziati fin dal mese di luglio 2014 dai consiglieri di minoranza e rilanciate in ogni occasione utile.
Stimoli consegnati a favore dell’amministrazione e della maggioranza consiliare, andati sempre a vuoto e mai accolti. Le prove sono contenute nei verbali delle commissioni e dei consigli comunali.
Ci ha veramente sorpreso e lasciati basiti, come i membri dell’attuale maggioranza, che su questo Piano Aro hanno proclamato benefici a cascata per i cittadini durante la campagna elettorale, fino a farlo diventare Leva elettoralistica, oggi lo bocciano miseramente, affidandosi ad ipotesi alternative che non hanno alcuna consistenza.
Abbiamo sentito infattiproproste prive di adeguato piano di costi e ricavi, senza aver verificato la sostenibilità del servizio, senza aver preventivamente verificato la possibilità di accesso ai finanziamenti necessari per l’acquisto delle atrezzature, senza aver valutato i costi per oneri finanziari e personale dipendente e, soprattutto ( senza aver verificato ild estino dei dipendenti attualmente impiegati presso le società private per conto del comune):
Sterili proposte lanciate dopo un anno dall’insediamento e senza nemmeno troppa convinzione. Sono circolati numeri che sembravano più da terno al lotto che frutto di una seria programmazione e studio.
Per questo la posizione della minoranza è stata netta fino ad abbandonare l’aula per non risultare coinvolti nella diatriba tra Sindaco e la sua maggioranza, e in qualcosa di cui non si consoce previsione di esito.