Nei primi sette mesi dell’anno ne sono state richieste ben 914, che corrispondono a circa 250 mila ettolitri di vino a Denominazione di origine controllata. Il doppio delle istanze del 2014, presentate nello stesso periodo dalle cantine all’Irvos (l’Istituto regionale dei vini e degli oli di Sicilia. Circa la metà (458 ad agosto) sono candidature di campioni di vino per il riconoscimento del marchio Doc Sicilia, che ha rivelato un’ottima performance già dalla sua partenza.
Alla luce dei risultati, infatti, la Doc Sicilia convince e supera le aspettative. Il 2015 sta già manifestando ottimi risultati per gli ettolitri imbottigliati. Sul mercato, il primo semestre si è chiuso segnando un aumento del 24% rispetto al 2014, che aveva già fatto registrare una crescita robusta del 28 % rispetto ai 120 mila ettolitri di vino certificati nel 2013, cioè il 56 % dei 213 mila ettolitri di tutte le Doc siciliane.
E’ pronto anche il nuovo disciplinare di produzione dei vini Doc Sicilia. E’ stato pubblicato il 4 agosto scorso nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana e sostituirà quello in vigore dal 2012.
Tra le novità, l’obbligo per le aziende di imbottigliare in Sicilia in modo da ridurre la quantità di vino sfuso venduto oltre lo Stretto, spingere le aziende a investire nell’isola in nuovi impianti e stringere accordi commerciali con imbottigliatori già presenti nel territorio. Vengono introdotte nuove varietà di uve e viene data la possibilità di produrre spumanti, passiti e vini da vendemmia tardiva a marchio Doc Sicilia.
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