licata_comune--400x300Al consiglio comunale di lunedì scorso, a seguito di una serie di dichiarazioni di alcuni consiglieri, è cambiata la geografia politica del Consiglio ma rimangono molte nuvole all’orizzonte. Ci pare sia in atto una azione politica della quale ci piacerebbe conoscere i contenuti. Ci piacerebbe che la città conoscesse quali siano le convergenze o le divergenze sul piano programmatico che determinano questi avvicinamenti o spostamenti.
Riepiloghiamo  cosa è accaduto: i consiglieri Todaro e Moscato hanno dichiarato di voler aderire al progetto politico “Sicilia Futura” e quindi è venuto meno il Gruppo Consiliare “Sicilia Democratica”, con il Consigliere Di Franco che ha deciso di iscriversi al Gruppo Misto. Il gruppo Sicilia Democratica era in opposizione dell’Amministrazione.
Contestualmente il Consigliere Triglia dichiara di uscire dal Gruppo “Insieme per Licata” e di iscriversi al gruppo Misto ed il Consigliere Augusto, dello stesso gruppo, dichiara di volere aderire al progetto “Sicilia Futura”  e quindi viene meno anche il gruppo “Insieme per Licata”, che sosteneva il sindaco Cambiano.  Anche il Pdr aderisce al progetto politico “Sicilia Futura”.
Il consigliere Todaro ha dichiarato, pertanto, che a giorni dovrebbe nascere un nuovo gruppo consiliare “Sicilia Futura”, per l’appunto, composto da sette consiglieri: Augusto, Moscato, Todaro, Ferraro, Scozzari, Farruggio e De Caro.
Dato che si fondono consiglieri che erano in maggioranza e consiglieri che erano in opposizione e dato che questi stessi consiglieri votano il bilancio di previsione 2015 ma poi abbandonano l’aula, non votando l’immediata esecutività del bilancio, considerando altresì che al consiglio comunale di ieri, in seconda convocazione, non si sono nemmeno presentati, vorremmo capire: I consiglieri del costituendo progetto politico Sicilia Futura, si pongono in maggioranza o in opposizione dell’amministrazione Cambiano? Nessuno dei consiglieri in questione ha fatto alcuna dichiarazione in questo senso.
Inoltre, ci pare una assurda anomalia politica che un assessore in carica, l’assessore alla Sanità Anna Triglia, voti contro il piano triennale delle opere pubbliche varato dalla giunta e si assenti al momento del voto del Bilancio, l’atto politicamente più importante dell’amministrazione, senza che ne segua una dichiarazione di dimissioni o di rimozione da parte del sindaca dell’assessore che gli vota contro.  Ci sarebbe sembrato più corretto che lo stesso assessore ed il sindaco chiarissero già durante lo stesso consiglio questa contraddizione. Ad oggi l’assessore è in carica e non sappiamo se ha ancora la fiducia del sindaco o meno.
Il consigliere Sica ha posto questi interrogativi in consiglio ma non ha trovato nessun interlocutore né nei diretti interessati né nel sindaco, che si aggirava nei corridoi ma non si è fatto vedere in aula, né nel vice sindaco.
Insomma in consiglio avvengono cambi di geografia che non si discutono né si chiariscono nel luogo della democrazia cittadina e non sappiamo questa amministrazione da chi è sostenuta e perché.

Il Segretario Cittadino
Massimo Ingiaimo