Sono oramai diverse decine le segnalazioni che ci sono pervenute da parte di automobilisti che hanno rischiato lo scontro in prossimità dell’incrocio tra via Fosse Ardeatine e via On. Giglia, in prossimità dei semafori non funzionanti. Ma io mi chiedo, si può lasciare un incrocio così importante per l’intera città, tutto questo tempo non funzionante?
Abbiamo fatto un piccolo conteggio e ci risulta che in quell’incrocio ci transita l’80 % degli automobilisti e motociclisti di tutta l’intera città e limitrofi. La pericolosità è evidente e il calcolo delle probabilità ci suggerisce che è solo questione di tempo, ma li si farà male qualcuno. Aspettiamo che accada? Qualcuno adesso dirà che manca un pezzo per la riparazione, o che chi dovrebbe occuparsene ha la varicella, bla, bla, bla. Io dico che in un paese civile non è ammissibile una cosa di questo tipo. Capisco che siamo a fine legislatura, capisco che siamo in campagna elettorale, ma secondo il mio concetto di politica, dovrebbe essere la politica a indignarsi dinnanzi a una situazione di questo tipo. Forse chi si dovrebbe interessare al problema si rifà al titolo di un libro di Gino Paoli dal titolo “I semafori rossi non sono Dio” , ma io citerò un vecchio proverbio siciliano “ ci voli u ventu in chiesa, ma no astutari i cannili” ( è gradevole una leggera brezza dentro la chiesa ma non al punto da spegnere le candele) Meditate gente, meditate.
Cesare Sciabarrà ( automobilista intraprendente)