Oggi voglio parlare di campagna elettorale. Siamo già in piena campagna elettorale e anche se ancora non tutti i nomi dei candidati sembrano avere ufficializzato la loro candidatura, il fermento è tanto, tanta la fuffa e il chiacchiericcio. Si dice che quello ha chiuso l’accordo…. Pare che l’altro appoggia a quello… ….secondo me questo farà il passo indietro. Insomma si parla di tutto ma tranne delle cose di cui si dovrebbe davvero parlare. Non si sente nessuno incontrarsi e confrontarsi sulle loro personali visioni che hanno sul da farsi per questa città. Per usare un eufemismo… “ si cugliunia”. Oggi voglio lanciare un tema su cui sarebbe bello scontrarsi e confrontarsi: il concetto di bello!!! Proprio così , vi sembrerà strano ma secondo me la campagna elettorale si dovrebbe incentrare sul concetto di bello. Come far diventare questa cittadina, una bella cittadina. Ci pensate quanto sarebbe meraviglioso che i nostri candidati si scornassero sul concetto di bello, su cosa fare per fare diventare bello e vivibile questo paese. Ma non sarebbe meraviglioso vederli litigare tra la proposta di un trompe l’oeildi uno e nuove forme di illuminazione delle vie principali di un altro? Non sarebbe grandioso vederli “ azzuffare” davanti a un progetto di piazza Nassiria, come luogo di aggregazione per i ragazzi e una città dello sport a posto di una zona artigianale morta ancor prima di nascere? Ma non trovate suggestivo lo scontro tra candidati che brandiscono il loro programma elettorale pieno a zeppo di idee, intuizioni, proposte, ricerche, analisi e soluzioni a problemi reali? Quanta gioia si potrebbe provare a pensare che il candidato a sindaco sceglie e propone i propri candidati al consiglio comunale perché riconosce in loro il senso civico, quel minimo di competenze e li ritiene capaci di potere rappresentare la popolazione? Sapete, scrivere un programma elettorale è una delle cose più interessanti a cui si può lavorare. E’ come scrivere un libro, un romanzo, una storia, ma al contrario di un romanzo che spesso trova ispirazione dalla realtà per essere infarcito di fantasia, un programma elettorale è una storia che prende spunto dalla fantasia per farla diventare realtà. Ecco la chiave di volta per una interessante campagna elettorale: la fantasia. Immaginiamoci diversi, riproponiamoci diversi, anche nelle dinamiche elettorali. Avvicinate la gente provando a conquistarla con le vostre idee, fate veder loro come vedete voi questa città raccontate loro le vostre idee, fare vedere che vi siete accorti del brutto che ci circonda. Di certo non avrete difficoltà a trovare il brutto che ci circonda. Ecco quella è la materia di cui vi dovete cibare, il brutto. Solo accorgendosi del brutto che ci circonda saremo capaci di parlare del concetto di bello. Moltissime persone mi hanno fermato per dirmi che sinceramente non si erano mai accorti dello stato in cui versano i balconi di Palazzo Stella prima dell’articolo di ieri, dello stato di fatiscenza del portone principale. Uno mi ha detto che è tornato a guardarlo dopo l’articolo e ha capito che ci hanno così tanto abituati al brutto , che non ci facciamo più caso. Solo togliendo le cataratte che ci sono state messe davanti gli occhi riusciremo a risollevare il paese. Buona campagna elettorale a tutti.
Cesare Sciabarrà