building-1712699_1280Anche dalla Sicilia arrivano segnali di ripresa. Ad Agrigento nell’ultimo trimestre infatti si è registrato un valore positivo sul termometro delle aziende, grazie alla nascita di nuove imprese. Se guardiamo ai dati, comunicati da UnionCamere della provincia di Agrigento, la città sale anche sulla graduatoria nazionale, con un tasso di crescita di oltre il 40%, straordinario anche per il resto del Bel Paese. Con 476 nuove iscrizioni contro le 311 chiusure, le 165 imprese in attività indicano uno stato di ripresa molto importante, soprattutto perché registrato in una zona tendenzialmente molto depressa dal punto di vista lavorativo.

Si tratta di un’iniezione di fiducia, nei confronti non solo del mercato, ma anche delle politiche e delle strategie che hanno portato le nuove aziende a decollare. Politiche e strategie da incentivare, sia per premiare chi punta ad usare questi strumenti, sia perché comunque sono strumenti che hanno dimostrato di funzionare. Infatti gran parte delle nuove aziende sta puntando sull’innovazione, l’ammodernamento delle procedure amministrative e la digitalizzazione dei dati. Anche il fatto che a muoversi sia la generazione degli anni ’80 e ’90, portando una ventata di freschezza nell’imprenditoria locale è importante, come è importante che cresca il numero delle imprenditrici.


Negativa invece la crescita registrata nel settore Turismo, a dimostrazione che ancora c’è parecchio da lavorare per scuotere un comparto che, data la forte vocazione della zona, potrebbe dare molto lavoro. Intanto una delle ragioni che ha frenato, e che, con ogni probabilità, continua a frenare la nascita delle nuove aziende, e spesso ne condiziona la riuscita, è la gestione corretta della situazione aziendale fiscale. Abituati alle contabilità delle aziende familiari, i nuovi imprenditori devono cambiare ottica e imparare a gestire, in maniera professionale e corretta, tutta la parte che riguarda il regime fiscale della ditta.

Ed è proprio la difficoltà di questo settore a suggerire, per evitare intoppi e per lanciarsi verso i nuovi mercati con le carte in regola, di optare per una azienda esterna che offra la giusta consulenza fiscale per le imprese, e che si occupi di tutte le incombenze che si vanno prospettando durante l’anno di gestione fiscale, senza correre rischi o commettere errori. Praticamente un consulente fiscale si occupa di studiare, per conto dell’impresa, tutte le nuove disposizioni di legge riguardanti il settore. Disposizioni che ogni anno il Governo aggiorna, sia per rimanere in linea con i dettami della Comunità europea, sia per rispettare i tetti di spesa inseriti nelle finanziarie.

La conoscenza delle regole fiscali, in qualsiasi ditta, è un obbligo imprescindibile, ed è per questa ragione che le aziende che crescono fanno molta attenzione a tenersi informate, consultando i vari siti e le pagine a riguardo. Ma la professionalità in questo settore è obbligatoria, sia nel rispetto della legalità sia perché ogni errore, sul piano fiscale, lo si paga a caro prezzo.