E’ passata una settimana da quando abbiamo documento le condizioni critiche del pronto soccorso di Agrigento, tra gente lasciata per ore e ore nei corridoi, confusione tra le corsie, le dimissioni del primario Vaccaro, la carenza del personale, camici bianchi che minacciavano le dimissioni e l’ispezioni dei Nas di Palermo.
In questi giorni tanto è cambiato, la direzione Asp diretta dal commissario straordinario Mario Zappia ha lavorato per dare risposte certe e concrete a tutti, a partire dalla nomina del dottore Giuseppe Caramanno, già primario di Cardiologia, come nuovo primario del Pronto Soccorso.
“Non dico che oggi tutto è funzionante al 100% perchè ci sono tante cose che vanno perfezionate e sistemate, in una settimana ci siamo semplicemente organizzati e abbiamo lavorato per riprendere la situazione in mano. Oggi è un Pronto Soccorso Normale, e io non ho fatto niente di che, nessun sacrificio, ho fatto quello che andava fatto, e ho accettato perchè sono attaccato al mio lavoro, e l’ho fatto per la comunità, senza nessun secondo fine“, ha dichiarato il primario Caramanno.
Oggi abbiamo effettuato un sopralluogo tra le corsie del Pronto soccorso insieme al primario Caramanno, al commissario Zappia, ai dirigenti Mazzara e Cassarà, e la situazione è nettamente migliorata: sono tornati funzionati i monitor che identificano i codici bianchi, rossi, verdi e gialli e scandiscono i minuti di attesa tra una visita e l’altra, i pazienti sono sistemati all’interno delle stanze, con delle tende, che li separano da altre persone, tutto regolare per quanto riguarda l’astanteria, e sono state aperte anche due stanze di cardiologia che permettono la visita veloce direttamente in pronto soccorso per i pazienti che arrivano con dei dolori al torace, e soprattutto non c’è caos e confusione.
“L’asp di Agrigento non è l’unica che ha dei problemi, è opportuno dire le cose come stanno, dobbiamo dire quello che è stato fatto, perchè la gente ha paura di venire al pronto soccorso, e da cittadino non posso dire diversamente, ma oggi la situazione è cambiata, le condizioni sono migliorate,e gli agrigentini lo devono sapere. Noi continueremo a lavorare, perchè ancora non abbiamo finito. Oggi possiamo dire che molti problemi sono stati risolti“, così il commissario Asp Mario Zappia.