Anche questa stagione estiva è ormai passata, e mentre iniziano a comparire le decorazioni di Halloween i più nostalgici già rimpiangono il sole, il mare e le vacanze. Qualcuno potrebbe addirittura cominciare a organizzare i viaggi per il prossimo anno, cercando ispirazione per mete nuove e sconosciute. In realtà, per molti viaggi non è necessario aspettare i mesi caldi. Sempre più spesso infatti i flussi turistici si concentrano su mesi tradizionalmente considerati di bassa stagione, e a conti fatti la stagione delle vacanze comprende ormai anche i mesi di aprile/maggio e settembre/ottobre. Certo, difficilmente si godrà del caldo delle spiagge; ma allo stesso tempo ci si può dedicare a tante differenti attività, scoprendo anche in mete estive nuovi spunti e ricchezze.
In questo caso possiamo concentrarci sulle isole maggiori del Mediterraneo: si tratta di mete tradizionali del turismo estivo, con i loro chilometri di spiagge più o meno conosciute che ogni estate accolgono decine di migliaia di turisti. Eppure hanno molto altro da offrire, e un viaggio nei loro territori può essere ricchissimo anche facendo a meno delle loro stupende spiagge estive.
Pensiamo proprio alla nostra Sicilia, l’isola più estesa del Mediterraneo e ricchissima di storia e tradizioni. Le sue mete balneari sono ben note, e ogni anno i numeri del turismo estivo sono sempre lusinghieri. Ma l’isola ha molto altro da offrire a partire dai tanti siti archeologici. Tra questi la Valle dei Templi ad Agrigento, il parco archeologico più esteso d’Europa e dell’intero Mediterraneo, ma anche le rovine delle tante città greche, da Siracusa a Taormina, Messina e Gela. Possiamo pensare anche a una città come Palermo che, nei suoi monumenti, conserva traccia di tutte le civiltà succedutesi sull’isola, comprendendo edifici di epoca araba e normanna. Gli appassionati di gastronomia poi possono contare su piatti tipici di ogni tipo, e in particolare sullo street food: crocché, arancini o arancine, pane ‘ca meusa, e l’elenco potrebbe continuare a lungo.
Dopo la Sicilia, la Sardegna si impone come la seconda isola più grande, inferiore per popolazione ma non certo per attrazioni turistiche. Ogni estate le coste sarde registrano numeri impressionanti, con luoghi come la Costa Smeralda noti in tutto il mondo. Ma sono numerose le altre mete che possono essere visitate senza bisogno del bel tempo, e tra queste un posto di spicco meritano i tanti siti nuragici come il villaggio Su Nuraxi di Barumini, patrimonio mondiale UNESCO dal 1997. Anche le città più importanti dell’isola conservano traccia del suo importante passato. Cagliari è ricca di testimonianze romane, e la parte più alta della città conserva ancora l’impronta dell’originale impianto pisano. Alghero, dal canto suo, è una vera e propria enclave catalana, fortificata durante il dominio aragonese sull’isola e popolata da coloni spagnoli: ancora oggi vi si parla un dialetto unico in tutta l’isola, ricco di espressioni di origine catalana. Molto importante è poi il turismo enogastronomico, con i vitigni dell’isola che producono vini noti in tutto il mondo come il Cannonau, il Vermentino, la Vernaccia, la Malvasia e il Carignano.
Spostandoci verso oriente, è impossibile non pensare a Cipro. L’isola è storicamente luogo d’incontro tra la cultura greca e turca, e ancora oggi conserva tracce di questa coesistenza. Oltre ai celebri luoghi di mare anche Cipro ha molto da offrire: negli ultimi anni l’isola si è del resto aperta a numerosi eventi internazionali, per esempio diventando tappa ricorrente dell’European Poker Tour, il principale torneo di poker sportivo del vecchio continente. Da un punto di vista archeologico sono numerose le testimonianze del passato veneziano dell’isola, soprattutto in edifici storici. È il caso di Famagosta, piazzaforte veneziana espugnata dagli ottomani del XV secolo e oggi ricca di edifici storici del periodo. Molti edifici di culto per esempio sono stati trasformati in moschee, come nel caso dell’antica cattedrale di San Nicola ora convertita a Moschea (Lala Mustafa Pasha Mosque). La cittadina di Pafos conserva invece tracce del passato romano di Cipro, con un parco archeologico che vanta numerose domus ottimamente conservate. La capitale, Nicosia, è invece il luogo migliore per ammirare l’incontro tra le due culture dell’isola: la parte meridionale, greca, si contrappone a quella settentrionale turca, nella quale per esempio si trova uno dei caravanserragli meglio conservati al mondo.
Concludiamo con la Grecia e la sua isola più grande, Creta. Nonostante le sue spiagge, tra le più affascinanti del Mediterraneo, l’isola è una delle mete principali per gli appassionati di turismo archeologico. È la culla della civiltà minoica, della quale i siti più importanti sono senza dubbio il Palazzo di Cnosso e quello di Festo. Ma Creta è anche terra di miti e leggende, come quella di Teseo e il Minotauro, e ovviamente la sua cucina permette di gustare tutte le eccellenze gastronomiche greche. Inoltre, anche qui spetta un posto di rilievo alla viticoltura: sono numerosi i vitigni autoctoni, e tra i vini tipici si segnalano il Kotsifaly, il Romeiko e la Malvazia, affine alla Malvasia sarda.