«Esprimo la mia piena solidarietà ad Angelo Cambiano per l’intimidazione subita e la più ferma condanna per l’atto criminale compiuto ai danni della sua segreteria politica. Auspico che le indagini facciano quanto prima piena luce sui responsabili di un gesto vile che, sono certo, non condizionerà in alcun modo il lavoro svolto dal deputato nel Parlamento regionale e sul territorio». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Esprimo solidarietà e vicinanza all on. Angelo Cambiano vittima di un vile ed ignobile atto intimidatorio. Auspico che le forze dell’ ordine al più presto possano individuare i responsabili ed assicurarli alla giustizia. Non è più ammissibile che chi amministra, ricopre incarichi istituzionali, possa essere al centro di atti inqualificabili come quello avvenuto all on Cambiano. Già da Sindaco era rimasto vittima di episodi analoghi che non trovano alcuna giustificazione. Per questo occorre dare un segnale forte da parte dello Stato affinché questa recrudescenza criminale possa terminare ridando allo stesso tempo serenità a chi si batte per rendere una società migliore dove al centro del proprio mandato pone soltanto gli interessi della comunità che si trova a rappresentare. Vincenzo Corbo sindaco di Canicattì
“Siamo tutti vicinissimi al collega Angelo e condanniamo senza mezzi termini questo vile ed esecrabile gesto contro un collega e amico che già troppe volte in passato è stato oggetto di pesanti azioni intimidatorie per la sua azione a tutela della legalità. Ad Angelo, di cui conosciamo il coraggio e la determinazione, esprimiamo tutta la nostra solidarietà, certi che continuerà a orientare la sua azione politica in direzione del bene comune, come ha sempre fatto”. Lo dicono i deputati M5S all’Assemblea regionale siciliana.
“Il Movimento è al tuo fianco, non abbasseremo mai la testa. In ogni angolo del Paese”. Lo scrive su X il leader M5s Giuseppe Conte.
“Desidero manifestare la mia personale vicinanza e quella di tutto il Parlamento all’onorevole Angelo Cambiano destinatario, ancora una volta, di un atto vile che ha turbato la sua serenità e quella della sua famiglia specie in questi giorni di festa. Condanniamo fermamente queste intimidazioni che non faranno mai breccia, anzi troveranno la ferma opposizione delle Istituzioni e l’indignazione della società civile”. A dirlo è il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno dopo l’intimidazione ai danni del deputato del Movimento Cinque Stelle ed ex sindaco di Licata, Angelo Cambiano. “Sono certo che Angelo continuerà con lo stesso rigore e la passione di sempre la propria attività politica – aggiunge -. Accanto a sé troverà tutti quei siciliani di buona volontà che da tempo, ormai, hanno accettato di combattere senza paura ogni forma di violenza e sopruso” .
“Voglio mandare un grande abbraccio ad Angelo Cambiano e alla sua famiglia in questo momento certamente difficile. Di fronte a un atto barbaro come l’intimidazione subita dal deputato regionale, non ci sono colori politici o barriere che tengano. Dobbiamo unirci nel condannare chi fa ricorso alla violenza e alla prevaricazione, in politica come negli altri ambiti della società. Esprimo massima vicinanza e solidarietà ad Angelo, certo che proseguirà nel suo impegno più forte di prima”. Così l’eurodeputato di Forza Italia-Ppe, Marco Falcone, dopo l’intimidazione subita dal deputato regionale siciliano M5S, Angelo Cambiano.
“Apprendo con sgomento di colpi di pistola esplosi contro la sede della segreteria politica dell’onorevole Angelo Cambiano, deputato regionale del Movimento Cinque Stelle ed ex sindaco di Licata. Se qualcuno pensa di intimidirlo dovrebbe già sapere che Angelo non ha mai fatto passi indietro davanti a simili episodi, anzi lo hanno sempre fortificato. Con lui siamo pronti in tanti a fare muro nei confronti di chi in maniera vile ne vuole fermare o rallentare l’operato”. Così Giuseppe Antoci, parlamentare europeo del M5S e presidente della Commissione politica Dmed del Parlamento europeo.
“Ancora una volta Angelo Cambiano è al centro di un episodio intimidatorio, questa volta contro la sede nella quale svolge la sua attività politica. Un atto grave sul quale è doveroso indagare a fondo”. Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana.
Carmelo Pace, capogruppo della Dc all’Ars, il vice presidente provinciale del partito, Vincenzo Carità, il coordinamento cittadino ed i consiglieri comunali Salvatore Posata e Francesco Moscato della Dc di Licata, intervengono sul “gravissimo episodio” dei colpi di pistola esplosi contro la porta d’ingresso della segreteria politica del deputato regionale Angelo Cambiano. “Si tratta di un gesto vile, gravissimo – si legge in una nota – commesso contro un parlamentare regionale che fa della passione e dell’impegno politico la propria bandiera. Manifestiamo grande solidarietà ad Angelo Cambiano, certi come siamo che non arretrerà di un passo rispetto alla sua azione. Chiediamo alla magistratura di fare luce sull’episodio”.
“Si tratta di un atto vile e inqualificabile che non può trovare alcuna giustificazione. La violenza non ha spazio nel dibattito politico e qualsiasi atto di violenza è un attentato alla democrazia stessa e al libero confronto. Ci auguriamo che le forze dell’ordine possano individuare al più presto gli autori di questo gesto e assicurarli alla giustizia”. A dirlo è Stefano Pellegrino, capogruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana che esprime a nome di tutti i deputati regionali del partito “la più ferma condanna per l’atto intimidatorio subito dall’onorevole Angelo Cambiano ai danni della sua segreteria politica”.
“Sparare contro la segreteria politica di un deputato regionale è un messaggio in stile mafioso. Esprimo tutta la mia solidarietà e quella del gruppo parlamentare della Lega al collega Angelo Cambiano“. A dirlo è Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana, che aggiunge: “A Licata già stanno indagando gli uomini della polizia giudiziaria e spero che si venga a capo rapidamente sugli autori della pesante intimidazione. Sono certo che il collega saprà continuare la sua azione politica e parlamentare a testa alta, come ha sempre dimostrato anche quando è stato oggetto di intimidazioni quale sindaco di Licata”.
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