Il quadro che emerge sullo stato della scuola in Sicilia è a dir poco vergognoso: tetti che crollano, edifici insicuri, mense assenti, trasporti insufficienti, famiglie strozzate da spese impossibili e migliaia di alunni, soprattutto disabili, abbandonati a causa della precarietà del sostegno. Come se non bastasse, la nostra Regione affronta l’avvio dell’anno scolastico senza governance, con poltrone strategiche lasciate vuote dal governo nazionale.
A dirlo è Alfonso Alaimo, coordinatore regionale di Alternativa Popolare in Sicilia, il partito il cui segretario nazionale è Stefano Bandecchi, a pochi giorni dalle aperture delle scuole nell’isola.
Non è tollerabile che i nostri figli debbano studiare in scuole che cadono a pezzi, senza sicurezza, senza continuità didattica e senza servizi di base. Questo non è futuro, è un fallimento politico e civile.
Alternativa Popolare chiede e propone:
1. Un piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici con fondi vincolati e tempi certi.
2. La stabilizzazione immediata dei docenti di sostegno per garantire continuità agli alunni più fragili.
3. Un programma regionale per i trasporti e le mense scolastiche, affinché nessun bambino resti escluso dal tempo pieno o debba rinunciare a scuola per mancanza di collegamenti.
4. Un tavolo permanente tra governo nazionale, Regione ed enti locali per superare l’attuale vuoto di governance e restituire alla scuola siciliana dignità e progettualità.
La scuola – conclude Alaimo – non è un capitolo di spesa da tagliare, ma l’investimento principale per il futuro della Sicilia. Il governo Meloni si assuma immediatamente le proprie responsabilità o sarà complice del declino culturale ed economico della nostra terra.