Salvare i comuni siciliani dal collasso, evitare la desertificazione dei territori e mettere le soluzioni a sistema, convocando gli Stati generali delle autonomie locali nell’Isola.
Il consiglio regionale dell’Asael, l’associazione siciliana degli amministratori degli enti locali, ha inviato un documento al governo regionale e alle forze politiche dell’Ars per chiedere interventi in favore dei comuni. “Da tempo lanciamo appelli rimasti senza riscontro – dice il presidente dell’Asael Matteo Cocchiara, dopo la riunione di consiglio dei primi di settembre – ma è arrivato il momento di agire, prima che sia troppo tardi”.
Il documento passa in rassegna le cause della crisi del sistema degli enti locali: la carenza di personale, con il mancato turn over dopo i pensionamenti a causa dei vincoli di bilancio, la scarsa sinergia con le Asp che impedisce una sanità realmente territoriale, le poche risorse a disposizione.
Da qui la proposta di un nuovo sistema di riparto che tenga conto dei livelli essenziali delle prestazioni, del via libera alle assunzioni, dell’eliminazione del precariato mediante le stabilizzazioni e i passaggi a full time. E ancora una riforma dello ‘status’ degli amministratori, la garanzia del diritto allo studio, più fondi per il trasporto alunni.
“Non è più rinviabile l’istituzione del consiglio regionale delle autonomie locali – conclude Cocchiara – che consentirebbe una maggiore collaborazione tra la Regione e gli enti locali. Per questo chiediamo la convocazione degli stati generali delle autonomie locali per raggiungere l’obiettivo di una maggiore efficienza e autonomia della Pubblica amministrazione, a vantaggio dei cittadini che chiedono interventi coerenti e coraggiosi”.