roy-paci1Il cantante Roy Paci sarà processato con l’accusa di diffamazione nei confronti del giornalista Lelio Castaldo.
Lo ha deciso il gip del Tribunale di Agrigento, Alberto Davico, accogliendo l’opposizione, avanzata dai difensori del giornalista, alla richiesta di archiviazione del pm, Lucia Brescia, e imponendo l’imputazione coatta di Roy Paci.

La Procura della Repubblica di Agrigento dovrà adesso formulare un capo di imputazione coatto e chiedere il rinvio a giudizio del cantante e musicista.


I fatti risalgono al febbraio del 2008, la polemica nasce da un concerto di Roy Paci al palacongressi di Agrigento. Quando il cantante folk siciliano, parafrasando il ritornello di “Toda joia, toda beleza” sostituì le parole con “Vasa vasa sinni iu a casa”, riferendosi alle dimissioni dell’ex presidente della Regione Totò Cuffaro dopo la condanna a 5 anni per favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio (vedi il video a fondo articolo).

Il giornalista Lelio Castaldo, con un editoriale su AgrigentoWeb.it, aveva stigmatizzato il comportamento del musicista siciliano nel pieno esercizio del diritto di cronaca e di critica. In linea di massima, secondo il giornalista, visto che Roy Paci veniva pagato anche dalla regione per il concerto, il cantante non avrebbe dovuto farsi beffa dell’ex governatore siciliano.

Roy Paci replicò alle accuse di Castaldo sul suo sito Aretuska.com rivolgendo al giornalista,  secondo la querela, epiteti inqualificabili e altamente lesivi della propria immagine. Scrisse Roy Paci: “Dopo il concerto di Agrigento è scoppiato un caso imbarazzante per via di certi comunicati rilasciati dal sindaco di quella città, dall’organizzatore e da facinorosi giornalisti succubi della genuflessione incondizionata”. Facendo poi i nomi due giornalisti agrigentini, Nicolò Giangreco e Lelio Castaldo.

Il direttore di Agrigentoweb.it non digerì gli insulti, si sentì offeso, e accompagnato dal proprio legale di fiducia avvocato Giovanni Castronovo, si recò alla Procura della Repubblica di Agrigento per denunciare Roy Paci per  “diffamazione a mezzo stampa”.

Secondo il pm Lucia Brescia, che aveva chiesto l’archiviazione, le affermazioni di Roy Paci rientrano nel diritto di critica. Ma il gip ha deciso: Roy Paci sarà processato. Intanto, in attesa del dibattimento che lo vede parte offesa, Lelio Castaldo lancia sul sito che dirige un nuovo ritornello: “Toda Joia Toda Giustizia….(è stata fatta)”.

fonte: comunicalo.it