
La curva rossonera contro il capitano all’addio: “Hai mancato di rispetto a chi ti ha arricchito”. Il 40enne difensore all’addio risponde lapidario
MILANO, 24 maggio 2009 – Una festa rovinata. Non solo dal risultato, ma anche dallo striscione polemico esposto dalla curva sud che ha rivangato una vecchia storia. E Paolo Maldini, il capitano dalle 901 battaglie che ha dato l’addio a San Siro, il suo stadio per 24 anni, non ha gradito.
la contestazione — “Grazie capitano: sul campo un campione infinito ma hai mancato di rispetto a chi ti ha arricchito” si leggeva in curva sud. E durante il giro d’onore finale, ne è comparso un altro: “Per i tuoi 25 anni di gloriosa carriera sentiti ringraziamenti da chi hai definito mercenari e pezzenti”. La scritta era accompagnata da una maglia di Franco Baresi (da cui nel ’97 Maldini ereditò la fascia) e dal coro “C’è solo un capitano”. E Paolo non ha gradito: “Sono orgoglioso di non essere uno di loro”. Il capitano sognava un altro addio.
dietro la protesta — E’ probabile che dietro alla protesta ci sia ancora il ricordo della trattativa tra il difensore e la società nel giugno scorso, che fu segnata da frizioni sull’ingaggio (definito poi in un milione e mezzo di euro): di qui l’accusa di “mancanza di rispetto”. Ma forse qualcuno non ha nemmeno dimenticato un’intervista di qualche mese prima apparsa sulla Gazzetta dello Sport, in cui Maldini dava giudizi piuttosto severi sul comportamento della curva. Ecco il passaggio chiave. “Sono molto arrabbiato, come i miei compagni. Dopo tutto quello che abbiamo dato, fatto e vinto, meritiamo un trattamento diverso. Quest’atteggiamento è iniziato nel derby di ritorno dell’anno scorso. Con un aiuto da parte della nostra curva, non avremmo perso quella partita. I motivi? Ci sono motivazioni economiche, giochi di potere. Ma se sono queste le ragioni per andare allo stadio, non so più che cosa pensare. Comunque non è solo la curva a non sostenerci: anche i tifosi degli altri settori se ne stanno zitti. Io credo che quando si canta ‘Abbiamo il Milan nel cuore’, poi bisogna dimostrarlo. Ormai noi giochiamo in trasferta o in campo neutro: mai davvero in casa. Non mi sembra logico, e la squadra non ci sta più. I fischi a Dida e Gilardino? Non li comprendo. I fischi ci sono sempre stati, ma qui si sta andando oltre. A San Siro si sentono applausi ironici per Dida quando blocca una palla facile. Ma quello è il portiere della finale di Manchester, è un campione d’Europa come Gilardino. San Siro è sempre stato magico: adesso stiamo perdendo questa magia
FONTE. GAZZETTA.IT
A cura di Gioachino Asti
