salvatore-facciponte1Arrivano oggi i 20 ragazzi  toscani che si occuperanno della vendemmia nelle terre confiscate a “Cosa nostra”. Dopo la coltivazione dei terreni confiscati alla Mafia, per il secondo anno consecutivo, arrivano i  giovani della cooperativa” Lavoro e non solo” a raccogliere i frutti delle coltivazioni fatte in questi anni. In totale sono 20 i giovani arrivati dalla toscana e  da altre regioni del nord Italia che, nei prossimi  giorni,  provvederanno alla raccolta dell’uva prodotta dai terreni confiscati ai boss mafiosi locali. Già da alcuni anni i giovani volontari  hanno provveduto alla pulizia dei terreni e alla successiva  coltivazione. Questo è il secondo anno che le terre confiscate producono i frutti. Peccato che quest’anno la vendemmia non sia tanto ricca a causa della presenza di alcuni parassiti. I giovani, saranno al lavoro nei campi alla periferia della città. I ragazzi resteranno in città fino alla fine di settembre, data in cui presumibilmente dovrebbero essere concluse tutte le operazioni di raccolta. I giovani, ospiti nei locali degli ex uffici comunali, in via Milano, avranno l’opportunità di incontrare alcuni  personaggi di spicco nella lotta alla mafia. Oggi saranno accolti dall’amministrazione comunale , che ha molto apprezzato l’impegno e l’entusiasmo di questi ragazzi. Il locale circolo Arci, presieduto da Salvatore Facciponti, si sta occupando dell’organizzazione delle attività post lavorative dei giovani  giunti in città.  L’associazione guidata da Salvatore Facciponti, ha organizzato diverse iniziative mirate alla socializzazione dei volontari impegnati nel lavoro nei campi. “Come ogni anno cercheremo di offrire a questi ragazzi diversi momenti di svago.  I nostri ospiti , negli anni precedenti,  hanno apprezzato molto gli incontri con personaggi di spicco nella lotta alla Mafia  – commenta il presidente  del locale circolo dell’Arci – cercheremo di effettuare, anche quest’anno incontri costruttivi per far  conoscere la storia della città, e dimostrare che non è solo mafia”. Anche l’amministrazione comunale di Canicattì  potrebbe valutare,  nei prossimi mesi, l’opportunità di costruire nuove  Cooperative di giovani con lo scopo di utilizzare le risorse confiscate per fini produttivi.