inaug-aitrasIeri a Brescia, alla presenza di numerose autorità, il Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli ha inaugurato ufficialmente l’Autoparco Brescia Est, l’area di sosta realizzata dalla collaborazione fra Fai-Conftraporto e Società Autostrade. L’area si pone all’avanguardia a livello europeo sia per gli spazi sia per i servizi offerti all’uomo e ai mezzi. Per la Sicilia, a rappresentare gli autotrasportatori siciliani c’era Salvatore Bella,  consigliere nazionale di Fai-Conftrasporto che dichiara in una nota stampa:

“La prima area dedicata ai camionisti  è stata realizzata dal nostro sindacato e ne siamo fieri e orgogliosi. Sono questi i fatti concreti che mostriamo a coloro che per invidia o incapacità  o per entrambe le cose, cercano da anni di svilire la grande azione di sostegno che viene attuata per venire incontro ad alcuni problemi concreti degli operatori che viaggiano o che fanno viaggiare i propri dipendenti sulle strade al volante di tir. Mi riferisco a coloro che hanno fatto fallire numerosi progetti tra i quali la costruzione dell’Autoporto di Agrigento, finanziato dalla Regione Sicilia e affidato a Comune di Naro che, guidato dall’allora sindaco On. Maria Grazia Brandara, lo ha sapientemente fatto fallire, incapace di portare avanti l’importante iniziativa, che doveva dare sostegno e sviluppo al mondo del trasporto siciliano in particolar modo a quello agrigentino. Non c’è dubbio che in tutti questi anni si sia fatto un gran parlare della necessità di realizzare aree attrezzate, in cui l’autotrasportatore possa recuperare le energie psicofisiche, in cui sia rispettato nella propria dignità.

Per dire basta alle piazzole buie e sporche, dove si può trovare di tutto; per dire basta con le soste in spazi non consenti o non regolari, come quelle dei distributori di carburanti dove spesso, oltre che subire l’ira degli automobilisti, gli autisti devono subire le sanzioni che le forze dell’ordine comminano loro in applicazione di norme. In  queste aree attrezzate e custodite l’uomo trasportatore può non più sentirsi viandante della strada abbandonato a sé stesso.
Nelle nostre autostrade si fa finta che i mezzi pesanti non esistano: le poche aree di sosta presenti sono state concepite per la sosta delle autovetture, i cui conducenti si fermano per mangiare un panino. Mai un progetto che mettesse al centro l’autotrasportatore che viaggia e la sua dignità. La Fai-Conftrasporto e la sua dirigenza hanno invece saputo tradurre le esigenze in realtà, fornendo una risposta a un problema reale e sociale. La decisione delle Autostrade di intervenire, dopo qualche tempo, a supportare e condividere tale iniziativa non è da meno ed è sicuramente meritoria, dimostra come le buone idee trovano sempre negli uomini intelligenti il giusto ascolto.

Parte quindi oggi un’avventura che ci auguriamo sia seguita da altri esempi da attuarsi per gli stessi fini e non solo per sciocco spirito di emulazione. Al Governo, attento e sensibile alle iniziative dei privati, dimostrato dalla presenza del Ministro Matteoli, chiediamo ora solo di evitare che un’azione meritoria possa essere vanificata dalla mancanza di una regolamentazione:  si tratta di impedire che qualcuno, anche attraverso una crescita incontrollata, immagini di realizzare dei profitti sulle spalle dei tanti operatori che percorrono le nostre strade. Con i compiti di coordinamento che gli sono propri, il Governo può disegnare un piano che consenta la realizzazione di un numero di aree che siano realmente necessarie, così come effettuato in altri Paesi che da anni favoriscono la nascita di centre routier o truck stop.

Invitiamo pertanto il Presidente della Regione Sicilia Lombardo e l’Assessore ai Trasporti Strano a riunire al più presto la Consulta Regionale dell’Autotrasporto, per iniziare un percorso comune che ci porti seriamente alla realizzazione di infrastrutture logistiche, per restituire anche agli autotrasportatori siciliani la dignità che meritano. Abbiamo l’urgente necessità che si intestino seriamente la realizzazione di opere a sostegno della categoria. Dei politici che fanno solo demagogia e propaganda siamo molto, ma molto stanchi”.