“Abbiamo bisogno di correre verso due obiettivi, risparmio ed efficenza energetica. E dobbiamo guardare con una straordinaria apertura mentale a tutte le prospettive in campo”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che ha partecipato ad un incontro organizzato dall’Università di Bari per presentare il progetto Kite-Gen, basato su aquiloni che raccolgono il vento a grande altezza per far girare un carosello connesso ad un generatore, producendo energia a basso costo e salvaguardando l’ambiente.
Il sistema – è stato spiegato – prevede che il vento d’alta quota vada catturato tramite batterie di grandi profili alari, pilotati automaticamente ed ancorati tramite cavi ad una struttura ruotante ad asse verticale. Questi profili alari si autosostentano nel vento e trasmettono l’energia cinetica del vento ad un sistema meccanico che la trasformerà in energia elettrica. Un piccolo prototipo è stato già fatto funzionare. All’incontro sono intervenuti il sottosegretario per l’ambiente [ndr. della Regione Puglia] Laura Marchetti, il presidente per la Puglia dell’Anci, Michele Lamacchia, il rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, docenti del Politecnico di Torino2.
“Il governo nazionale, pur nelle ristrettezze della Finanziaria – ha detto Marchetti – sta investendo molto sia sulla applicazione delle fonti energetiche alternative, sia sulla ricerca, con una serie di bandi, milioni di euro, che possono andare a progetti di questo tipo. Ora vedremo e poi ci pronunceremo: se questo impianto rispetta i criteri che sono insiti nelle linee guida nazionali (rispetto delle zone protette, delle zone sic, le aree di particolare interesse storico naturalistico, direttiva habitat, direttiva uccelli, zona parchi, zone archeologiche, zone di usi civici, etc.) sarà valutato”.
Il progetto è stato presentato dal suo ideatore, Massimo Ippolito, originario della Puglia, componente della società italiana “La Sequoia Automation” di Chieri (Torino).
“Contrariamente ai mulini a vento tradizionali che sfruttano l’energia rinnovabile, ma molto limitata, ad intermittenza ed ecologicamente dannosa rappresentata dal vento a bassa quota, il Kite (aquilone in inglese) Gen – ha detto Ippolito – utilizza il vento ad alta quota, lasciando imperturbato il vento a terra”.
Il progetto – ha annunciato Vendola – potrà essere presentato nell’ambito del bando relativo ai progetti di ricerca e sviluppo. “I bandi” – ha detto “avranno un tempo di selezione di progetti di pochi mesi e speriamo che la Puglia, non soltanto dal punto di vista dell’eolico tradizionale, in cui ha il primato italiano di produzione, ma anche dal punto di vista delle nuove frontiere dell’eolico, che sono dell’eolico in mare e dell’eolico in atmosfera, quello degli aquiloni, del Kite-Gen, può guadagnare sempre di più il profilo di un grande cantiere delle nuove frontiere dell’energia”.
L’ideatore del progetto, esperto in meccatronica e fisica aerodinamica, identifica nella Puglia un “territorio ideale dove poter creare, nel giro di tre-quattro anni, un generatore industriale”. Il nuovo generatore eolico con la stessa massa di un normale mulino da 1Mw (2.000 tonnellate) eroga – è stato detto – una potenza di 84Mw e con la stessa superficie di rispetto di una centrale nucleare da 1000 Mw (5km di raggio e 1.5 km di altezza) eroga la stessa potenza ma ad una minima fruizione del costo..
“Il nuovo generatore eolico” – ha spiegato Ippolito – comporta notevoli vantaggi di natura economica, 1500 euro per Gw/h, contro i 30mila euro dell’energia prodotta con combustibili fossili, o i 39mila euro del nucleare.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia