Dietro il rilancio di Biba, storica griffe della Swinging London, c’è il neozelandese Michael Pearce. La rinascita inizia con una collezione di scarpe per la primavera-estate 2006 e poi, con l’arrivo di Bella Freud per la parte moda, arriva la consacrazione. La prima sfilata alla Fashion week di Londra è recentissima e risale al settembre 2006 con la presentazione della collezione primavera-estate 2007. In platea al National History Museum si notavano Jemina Khan, Phoebe Philo e Hugh Grant. E’ stato uno degli eventi di stagione, seguito da un mega-party al Duchess Palace di Mansfied Street.
Nata nel 1964 dalla creatività dell’illustratrice Barbara Hulanicki, la moda di Biba, accessibile e romantica, si rifaceva alla Hollywood anni Trenta, al rock e soprattutto allo stile di Mia Farrow con cappelli a larghe tese, vestiti lunghi o cortissimi dalle linee allungate, boa di struzzo e stampati vivaci. Il palazzo Art Déco di Kensington dove Biba vendeva le sue creazioni era allora un punto di incontro dove si trovavano vestiti, make up, un roof garden ed un caffè. Rimangono negli annali le foto di Twiggy sdraiata sui divani di leopardo e gli storici specchi d’epoca. La griffe chiuse nel 1975 e Barbara Hulanicki si trasferì a Miami per arredare alberghi, in particolare nella zona di South Beach. Bella Freud, figlia dell’artista Lucian Freud e bisnipote del padre della psicanalisi Sigmund, è una stilista affermata che disegna una sua linea, femminile ed eccentrica, dal 1990. Le scarpe proposte con la collezione Biba (plateaux in pelle metallica sui toni del bronzo e del rosa) sono di Tony Cappiello.
I cappelli (turbanti o a falde larghe) sono affidati a Christine Bec, i gioielli (catene, cinture metalliche, croci di legno e lapis lazzuli) sono di Fiona Knapp, la moglie di Michael Pierce, il manager artefice del rilancio della griffe.
A cura di Virginia Milano
Fonte: style.it