Nella chiesa di Santa Rosa del Villaggio Mosè sono stati celebrati i funerali di Antonio Frenda, morto a seguito dell’incidente avvenuto domenica scorsa, a San Leone. Toccante il rito funebre a cui hanno partecipato in molti, tra amici, parenti e compagni di scuola, che si sono stretti al dolore dei familiari. < La scomparsa di Antonio serva a tutti noi per riflettere e capire che la morte è sempre in agguato – le parole pronunciate da don Vito Guadagna durante l’omelia – Antonio era un ragazzo solare, sempre allegro >. Alle esequie ha partecipato tanta gente al punto, che è stato necessario chiudere parzialmente al traffico la zona, mentre per un raggio di centinaia di metri, era impossibile anche parcheggiare, a causa del gran numero di persone che, sono venute a dare il loro ultimo saluto al ragazzo. Al termine della cerimonia, il feretro di Antonio è stato portato a spalla dagli amici per alcune decine di metri dalla chiesa.

Il pm Paoletta Caltabellotta del Tribunale per i minorenni di Palermo, ha iscritto sul registro degli indagati, due ragazzi agrigentini, che sembrano avere avuto un ruolo attivo nell’incidente stradale, avvenuto domenica scorsa nella frazione balneare di San Leone, costato la vita ad Antonio Frenda, 13 anni, di Agrigento. Si tratta di G.G. e C.P., entrambi di 14 anni. I due minori sono indagati dei reati di omicidio colposo e condotta omissiva colposa. Ancora da chiarire l’esatta dinamica dei fatti affidata ai carabinieri della compagnia di Agrigento. I militari dell’Arma hanno posto sotto sequestro i due ciclomotori di proprietà dei due indagati, uno dei quali è il conducente dello scooter, su cui viaggiava Antonio Frenda. I due quattordicenni si sono affidati agli avvocati Giovanni Speciale e Laura Firinu del foro di Palermo e Arnaldo Faro del foro di Agrigento.


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