“In questa fase non ci sono le condizioni di finanza pubblica per fare scattare da domattina la fiscalità di vantaggio nelle regioni del Sud”. Lo ha detto il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, incontrando a Palermo la stampa assieme al governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo.
“Il governo e le Regioni firmeranno un contratto di sviluppo con Rfi per scandire i tempi di progettazione delle opere e stabilire meccanismi di lavoro”. Rispetto ai ritardi, segnalati più volte anche dalla Regione siciliana, di Rfi come di altri enti nella spesa dei fondi comunitari di loro competenza e che riguardano infrastrutture importanti, il ministro Barca, rispondendo ai cronisti, ha detto: “Non si può dire che non spendono ma che devono fare di più e devo essese spesi meglio, questo sì”.
“In queste ore sarà firmato il decreto di deroga al patto di stabilità interno per Regioni ed enti locali per consentire l’utilizzo dei cofinanziamenti impegnati nei progetti comunitari” ha annunciato il ministro Barca.
Il decreto “libererà” 1 miliardo di euro per i prossimi tre anni. Per la Regione siciliana la deroga al patto di stabilità significa poter disporre di circa 200 milioni di euro, il 20 per cento del totale delle risorse calcolate su scala nazionale. “So che non basterà, ma stiamo lavorando per una flessibilità ancora maggiore”, ha affermato il ministro Barca.
“Non si può dire che abbiamo commissariato la Regione siciliana per la spesa dei fondi Ue, altrimenti si potrebbe dire la stessa cosa del ministero dato che con Bruxelles abbiamo avviato una collaborazione stretta sul modello dei rapporti che intercorrono ora tra Roma e Palermo”.
Il dialogo con il governo Monti “è a un ottimo punto ed è testimoniato da una collaborazione forte che abbiamo costruito sui temi della finanza, del bilancio, della sanità, dell’agricoltura e della pesca in appositi tavoli. E ancora più forte questa collaborazione è con un ministero che si occupa della coesione, cioè di un grande e straordinario obiettivo, ovvero che si facciano passi concreti perchè il divario tra Nord e Sud possa ridursi nel nostro Paese”, ha commentato il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. “Sull’utilizzo dei fondi europei miglioreremo la velocità, oltre che i controlli. Su questa scommessa abbiamo posto la nostra stessa esistenza come governo regionale”.
Il ministro Barca incontrerà stasera alle 19.30 a Palermo le 17 associazioni regionali che giovedì scorso hanno partecipato nel capoluogo dell’Isola alla “Marcia per il lavoro produttivo”. L’incontro si terrà nel varco di servizio dell’aeroporto, nei pressi della farmacia e non, come inizialmente annunciato, nella sede dell’Ismett. Lo ha reso noto la Cisl, tra le organizzazioni promotrici della marcia.
L’incontro arriva a meno di una settimana dalla mobilitazione che ha portato in piazza lavoratori e imprenditori delle nove province siciliane che hanno marciato sotto le insegne delle loro associazioni. Per l’occasione a Palermo sfilarono in 20-25 mila rivendicando un “piano straordinario per gli investimenti e il lavoro produttivo, nella legalità”. Cisl, Cgil, Uil, Ugl, Confindustria, Confcommercio, Cna, Confesercenti, Confartigianato, Cia, Confagricoltura, Confapi, Casartigiani, Claai, Confcooperative, Legacoop e Unicoop, a conclusione della manifestazione sollecitarono “l’accelerazione di decisioni ai livelli politico e istituzionale, per recuperare il tempo perso in termini di promozione di innovazione, creazione di lavoro, investimenti d’impresa”.