Riceviamo e integralmente pubblichiamo l’intervento di un nostro lettore, e genitore, inerente alcuni disservizi della scuola primaria a Campobello di Licata:

Gli insegnanti di classe dei miei due figli, che frequentano la scuola primaria “Don Bosco” di Campobello di Licata, comunicano ai genitori che mercoledì 4 aprile gli alunni si recheranno presso la Chiesa Madre dove sarà celebrata la Santa Messa per tutta la comunità scolastica e alla fine della funzione religiosa, alle ore 10,00, gli stessi dovranno prelevare i propri figli.


È senza dubbio lodevole iniziativa quella di far partecipare i bambini ad un atto di culto non estraneo agli interessi condivisi e alle finalità delle attività, che si svolgono a scuola, di tipo culturale, pedagogico, sociale. La scuola, infatti, vuole – ma soprattutto deve – offrire quanto può essere utile allo sviluppo globale e totale della personalità per una crescita armonica di tutte le dimensioni della personalità stessa. La scuola è chiamata ad offrire non solo saperi intellettuali di tipo scientifico, storico, artistico, ma anche spirituale, perché l’uomo è corpo e spirito e la pienezza dell’avvenire da costruire investe in primo luogo il sentire in ordine a ciò che si è, donde si viene, i rapporti con l’universo e il suo e nostro Creatore.

Tale fatto costituisce, però, atto di arbitraria interruzione del pubblico servizio in quanto per tale data il Dirigente Scolastico dispone che gli alunni, dopo aver partecipato alla Santa Messa, dovranno essere prelevati dai loro genitori: a fronte di un obbligo di servizio di 5 ore e mezza nella predetta data la scuola negherà un servizio pubblico per almeno 3 ore e mezza in meno.

Un fatto che non avviene raramente.

Giovedì 22 Dicembre 2011, dopo uno scambio di auguri, il servizio scolastico veniva sospeso alle ore 11,30. Venerdì 17 febbraio, festa di carnevale, gli alunni venivano licenziati anticipatamente alle ore 11,00, il sabato 19 e la domenica 20 la scuola era chiusa. Il lunedì 20 e il martedì 21 febbraio le lezioni venivano sospese per la disinfestazione dei locali.

Così pure in altre iniziative come quella del 20 maggio 2011, in cui tutti gli alunni che frequentavano l’Istituto, dopo aver partecipato ad una manifestazione sportiva presso lo stadio comunale di Campobello di Licata, dovevano essere, al solito, prelevati alle ore 11,30.

Sarebbe stancante e snervante continuare ancora con tutte le altre volte in cui tali uscite anticipate da scuola si sono ripetute. Dobbiamo forse ancora abituarci a queste continue interruzioni di servizio?!!!

Da tutto ciò nasce in me una sorta di scoraggiamento anche perché vedo che per tanti genitori questo è un fatto del tutto normale. L’art. 7 della L. n. 148/90, come confermato dall’art. 129 del D.Lgs. n.297/94, sancisce che l’orario minimo delle attività didattiche curricolari viene fissato inderogabilmente in n.27 ore settimanali.

La nuova regolamentazione dell’Autonomia Scolastica non può apportare alcuna deroga e/o limitazione al monte ore curricolare. Il dettato normativo è in proposito chiarissimo: ogni uscita anticipata, prima dell’orario previsto dal calendario scolastico, risulta verificarsi l’ipotesi di attuato decremento delle ore curricolari – senza compensazione con altre ore curricolari – in violazione delle norme imponenti il rispetto del monte ore annuale.

Salvatore Montaperto