Pubblichiamo integralmente il botta e risposta tra il Sindaco di Ravanusa Armando Savarino e l’ex assessore Lillo Collura:

Costretto da una nuova normativa, ho dovuto ridurre gli assessori da 5 a 4, nonostante la mia giunta sia stata la prima in provincia a tagliarsi gli emolumenti per ben due volte, con un costo complessivo inferiore rispetto ad altri comuni con 4 assessori


Non avrei mai voluto trovarmi davanti ad una decisione così dolorosa, dopo quattro anni di proficuo lavoro in comune

Ho fatto la mia scelta, amico Lillo Collura, e la responsabilità è tutta mia.

Vero è che ho sentito il dovere morale di ascoltare singolarmente l’opinione di tutti i consiglieri comunali di maggioranza, degli altri componenti di giunta e di molti amici di partito, conscio di dovere assumere una decisione difficile, ho voluto raccogliere quanti più elementi possibili, così come avevo già fatto quando ho individuato il mio vice Angelo Monterosso, anche questa scelta per te sgradita, essendoti proposto per quella carica

Mi dispiace dover ammettere che la tua reazione scomposta mi conforta, ho fatto la scelta giusta

Certo non ho più accanto a me un assessore “fedele” che fino ad ieri mi definiva un ottimo sindaco, ma il giudizio dato ad un sindaco, evidentemente per te, cambia a secondo se si è seduti in poltrona o meno!

Devo in effetti confessare che mi dispiace che questa legge, che mi ha costretto al taglio degli assessori, non ti abbia permesso di ritornare nel tuo ruolo di consigliere in questo ultimo scorcio di mandato, come sarebbe stato giusto e come dalle prossime elezioni sarà possibile fare

Non voglio peccare di presunzione, voglio ricordarti però che solo 10 mesi prima della mia elezione tu, candidato al consiglio in altra lista, in altra coalizione contro di me, hai ottenuto un modesto risultato tanto da non consentirti l’elezione

Solo qualche mese dopo, coinvolto nell’entusiasmante campagna elettorale che mi ha visto vincere senza neanche apparentarmi, hai vinto insieme a noi, non vuoi riconoscermi più alcun merito? Beh dovrai riconoscere che, quantomeno, ti ho portato fortuna!

Mi sembra quasi superfluo poi dovermi difendere dall’accusa dell’inchino, che non ho mai cercato né mi piace, e tutti i ravanusani che mi chiamano Armandino e mi danno di tu sanno quanto poco incline sia a deferenze ed ossequi, io non ho mai chiesto cieca fedeltà che pretendo solo dal mio cane, chiedo invece onestà, lealtà, spirito di servizio e, se possibile, amicizia

Ed inoltre, mi rifiuto di pensare che gli assessori Angelo Monterosso, Giovanni Lentini, Lillo Gattuso e Mimmo Savarino siano rimasti in carica perché esperti nell’arte dell’inchino

Ora vorrei scusarmi con la Cittadinanza che in un momento di crisi non avrei voluto venisse disturbata per così futili motivi

Avrei preferito venisse comunicato piuttosto l’aumento della dotazione dell’acqua ottenuto dopo svariati incontri e scontri, per cui avremo una turnazione che non supererà i 4/5 giorni, o le battaglie condotte anche con te per ottenere un finanziamento per la bonifica della discarica, o di tante altre cose di cui quotidianamente io e la mia giunta senza inchini ci occupiamo per portare beneficio ai cittadini

Sic transit gloria mundi

Armandino, Sindaco di Ravanusa

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Avrei voluto non risponderti, amico Sindaco Savarino, ma poiché mi ha infastidito quel tono volutamente ovattato della tua “non” risposta e, soprattutto, il tuo misero intervento in Consiglio Comunale,

Ritengo corretto rilevare:

• Che non è affatto vero che mi sono proposto a Vice Sindaco e tu lo sai, come lo sanno gli Assessori in carica, presenti assieme a te;

• Che non è affatto vero che solo 10 mesi prima della tua elezione ero candidato in altra lista, in altra coalizione contro di te; come ben sai ero candidato in Forza Italia, lista a te collegata;

• Che, a riguardo, non è affatto vero che ho ottenuto un modesto risultato elettorale; ho, infatti, conseguito ben 102 voti a fronte di 412 voti di lista di Forza Italia, dunque, ben il 25% dei voti di lista del Partito, risultando il primo dei non eletti ad appena n. 8 voti dall’unico candidato eletto.

Come sai, tra l’altro, nell’occasione, visto che controlli sempre tutto,

ti ha votato a Sindaco il 95% di chi ha votato me, nonostante una

settimana prima del voto, non a caso e come tuo stile, hai sparso in

giro la voce che io facessi votare a Sindaco l’altro candidato, Tricoli;

Se questo lo chiami “modesto risultato”, vatti a vedere quanti tuoi candidati

nelle 5 liste che hai proposto tra le elezioni comunali del 2007 e 2008

(ben 100 candidati), hanno riportato una tale percentuale di voti

(forse uno nel 2007), e tuttora hai diversi Consiglieri Comunali in carica,

eletti con appena una percentuale che va dal 4% (60 voti) al 6%.

• Che la “poltrona”, come tu la chiami, alla quale ho comunque dimostrato di tenere relativamente – tant’è che all’epoca più volte ti ho manifestato e, in pubblica assemblea, la mia disponibilità a rinunciarci, non è per nulla dovuta a te, ma ai Cittadini, che ancora una volta ringrazio, che con i loro numerosi suffragi mi hanno manifestato la loro stima e onorato di quella poltrona;

• Che tu poi mi abbia portato fortuna è probabile, ma che io ne abbia portato a te è sicurissimo e certissimo; e, non puoi non ricordare, che ero già stato eletto Consigliere Comunale nelle precedenti elezioni amministrative, vedi caso, in una sola lista avversata da tutti e, soprattutto, dalla tua arrogante macchina da guerra ed altrettanto tracotante gruppo di potere.

Mi è stato spontaneo chiedermi se hai risposto in modo così ovattato perché hai a cuore le sorti di Ravanusa, ma sono arrivato ad altra conclusione: forse eri distratto da altri pensieri, probabilmente di prossima soluzione.

Dici di avere fatto la scelta giusta giubilandomi da Assessore; probabilmente te l’ha dettata l’inconscio essendo tormentato dal convincimento (questo sì, vero) che la tua “gloria mundi” è da tempo transit-ata e finita (con mio sincero rammarico).

E’ vero la legge ti ha costretto; e perché non l’hai fatto subito, abituato come sei a…… rispettare le leggi.

Non hai, però, né spiegato, né giustificato perché hai tolto me, che tu sai essere io stato il più attivo e il più competente (senza che me ne vogliano i già colleghi Assessori e scusandomi se posso apparire poco modesto).

Forse perché ti dava fastidio che controllavo ogni delibera di Giunta,

anche a tua salvaguardia?

Sì, hai fatto la scelta giusta, così potrai amministrare….. a tuo

piacimento.

Capisci bene che io, nell’interesse della verità, ti devo incalzare.

Affermi che hai ascoltato anche “gli altri componenti della Giunta”.

La cosa mi sorprende. E perché non hai sentito anche me?

Ti sei tradito da solo, “Armandino”.

Questa è la prova “confessata” della tua “sceneggiata” o, visto che meglio ti si appropria, di una delle tue non insolite, indecenti, occulte “tragedie”.

Altro che spacciarti per “addolorato” e chiamare in causa la “politica che non esiste più”, sì vero, ma ti guardi bene dal dire che tu alla “non politica” ti sei adeguato immediatamente e non da ieri.

Per il ruolo che ricopri dovresti essere, sotto il profilo politico, garante e rispettoso delle leggi ed altrettanto rispettoso per la funzione che ne deriva, sotto il profilo sociale e umano.

Perché non osservi la legge anche con riguardo alla “quota rosa” prevista in Giunta?

Dopo avere ascoltato le poche parole da te balbettate nel Consiglio Comunale del 19.06.u.s., devo riconoscere che in latino sei bravo (se farina del tuo sacco è), ma non altrettanto in italiano.

Come vedi, e non solo per farti contento, la mia replica è molto “composta”, anche se so che ti vendicherai. Io sto, comunque, all’erta!

Dimenticavo dell’amicizia, sì giusto, ma voglio farti notare che “l’amicizia va gelosamente tutelata e salvaguardata, a patto che rispetti e non tradisca la verità”.

La verità è che sei in grossissime difficoltà. Hai ben voglia di dire che alle prossime elezioni esprimerai un candidato (perdente?).

Ma sin da ora sai tu e questo tuo candidato che non avrete dove andare a parare.

Ti saluto, come sempre…. ….. …….

Memento homo (?) che tu pulvis (polvere) lo sei già

Lillo Collura