Cari lettori, si avvicinano le elezioni regionali ma nessuno, ad oggi, ha proposto qualcosa che effettivamente possa rappresentare un reale cambiamento. Nessun programma, nessuna possibile soluzione a quelli che sono gli atavici problemi della nostra Sicilia. Nelle passerelle politiche si continua a sentire solo demagogia!!!
Moltissimi dei nostri lettori, nei loro interventi sul nostro portale, esternano una gran voglia di cambiamento ma nella vita di tutti i giorni fanno ben poco affinché ciò possa concretizzarsi.
La rabbia e la voglia di cambiare che esternate nei vostri numerosi messaggi, dovreste metterla in pratica tra poche settimane, esattamente il 28 ottobre, quando sarete chiamati ad eleggere i prossimi rappresentanti politici della nostra regione.
La gente non ha ancora capito il grande potere che rappresenta il voto, se tutti ragionassimo in maniera strutturata davvero potremmo dare una risposta a coloro che hanno lasciato solo terra bruciata dietro di se e che adesso, con una faccia più tosta del solito, si ripresentano a chiedere il voto parlando di coerenza, di scelte operate per il bene della nostra città , della Sicilia, ecc ecc.. Ma davvero pensano che gli elettori siano ancora così imbecilli?
Come dicevo prima, basta perdere una mezzoretta del proprio tempo e aggiornarsi sul Web sulle ultime vicende politiche per capire come ha funzionato il sistema negli ultimi anni. Abbiamo assistito ad una classe politica ormai sfatta e inconcludente. Ma ciò che fa più rabbia e vedere ancora politici o ex, che sperano di convincere gli elettori solo con parole e litigi, veramente penosi e ridicoli agli occhi di tutti.
Oggi la gente prova solo sconforto e incredulità per lo scempio delle istituzioni che una parte della classe politica continua a infliggerci come se nulla fosse accaduto. Gli scandali, siciliani, laziali, lombardi e di chissà quante altre regioni ma soprattutto l’arroganza con la quale vengono difesi o giustificati, lascia sconcertati.
Non giudichiamo i comportamenti criminosi, su cui vige sempre il principio di diritto della presunzione di innocenza fino a che non si avrà una condanna definitiva ma il sottoscritto e una stragrande maggioranza dei lettori , non può tollerare l’andazzo superficiale e leggero con il quale taluni hanno pensato di poter gestire il proprio incarico politico e le risorse pubbliche ad esso collegate.
Spese folli e ingiustificate, feste e festini, sprechi ed elargizioni, consulenze fasulle e contratti agli amici degli amici in forte contrasto con il clima di gravissima crisi che ha portato al suicidio poveri padri di famiglia tartassati da tasse e balzelli inflitti per risanare la situazione economica del Paese. Ma stiamo scherzando? Come si può avere rispetto delle Istituzioni quando le istituzioni sono gestite da persone che non meritano rispetto.
Molti dei nostri rappresentanti politici hanno la responsabilità morale e politica di tutti gli eventi di cronaca : contestazioni, scontri in piazza, occupazioni delle aziende che sono state costrette a mettere in cassa integrazione centinaia di lavoratori ecc ecc. Chi sceglie di fare politica non può semplicemente rifugiarsi nella sfera privata o sostenere che le proprie scelte economiche, sociali o relazionali non si riflettono sul proprio agire politico e viceversa.
In un momento di così grande difficoltà per centinaia di migliaia di famiglie nessuno si può sottrarre al dovere della sobrietà e della trasparenza. E soprattutto,in questo preciso momento storico, i politici dovrebbero fare la propria campagna elettorale in punta di piedi, senza organizzare i soliti convegni dai quali emerge , come detto prima, solo demagogia .
Bisogna avere Coerenza e soprattutto umiltà e rispetto per l’intelligenza degli elettori, non si può chiedere il voto se già a priori con se stessi non si è in pace perché consapevoli che le proprie scelte politiche cozzano fortemente con gli ideali di trasparenza, coerenza e onore. Ciò detto non credo che sia utile continuare a proporre ai cittadini l’immagine di una “casta” indistinta in cui tutti sono responsabili allo stesso modo.
Se tutti sono responsabili allo stesso modo è facile prevedere che alla fine non ci sarà nessun colpevole.
Se davvero si vuole proporre il cambiamento, bisogna far capire agli elettori quali sono le proposte ma soprattutto bisogna portarle avanti. Il prossimo 28 ottobre, bisogna agire diversamente. Non abbiate timore di chiedere, di rinfacciare mancata coerenza e assenteismo da quelli che sono i problemi quotidiani della povera gente, chiedete che programmi elettorali e alla luce di quali ideali chi vi chiede il voto vuole mettere in campo e soprattutto che competenze ha per amministrare!!!
Lo scopo di queste poche righe non è quello di attaccare o criticare qualcuno in particolare, a Canicattì, bene o male, ci conosciamo tutti , ci salutiamo tutti e facciamo tutti, o quasi, buon viso a cattivo gioco. Ad un certo punto però, bisogna avere gli attributi per dire le cose in maniera diretta, spendendo la propria faccia e la personalità, per chi ce l’ha!!!
Ho sempre odiato puntare il dito o aver atteggiamenti inquisitori, caratteristiche che solitamente hanno tutti coloro che predicano bene e razzolano male, gente chiamata a rappresentare i propri cittadini, a diversi livelli istituzionali, che invece puntualmente ha tradito le aspettative di chi li ha votati convinto di aver fatto la scelta giusta o solo per convenienza personale. La disciplina deve cominciare dall’alto se si vuole che sia rispettata in basso!!!
Da anni sento parlare di trasparenza, ma forse chi la promette si attiva talmente tanto che di essa si vede soltanto l’ombra!!! Di cose da dire ce ne sarebbero tante, questa forse non è la sede adatta per denunciare tutte le carenze, a vari livelli, presenti in questa città ma riuscire a parlarne e coinvolgere tutti coloro che leggono il nostro portale, e siete veramente tantissimi, è già un modo per far riflettere, per aprire un argomento di discussione .
Non sarà di certo un mio editoriale a smascherare ulteriormente i “mascalzoni” della politica o a far acquistare personalità ai fedelissimi cagnolini sempre pronti ad abbassare la testa ad ogni richiesta del padrone.
Per natura sono sempre stato un giornalista con la schiena dritta, lontano dalle lobby e dalle sirene oniriche del potere e per questo, nell’ambiente giornalistico, qualche collega invidioso ha cercato, in maniera maldestra, di contrastarmi con ogni mezzo, le mie risposte sono l’impegno continuo e i risultati ottenuti.
Quello che mi fa paura invece, è l’inerzia e la rassegnazione di molti giovani, ragazzi che invece di credere fermamente nella forza delle loro idee sprecano energie coltivando la mentalità del farsi i fatti propri, di indisporsi quando si parla di certi argomenti e di chiudersi a riccio quando si critica il “potente” di turno vicino alle posizioni di chi magari ha promesso chissà cosa.
Sono questi i fatti che mi lasciano davvero perplesso, non le minacce subdole o le offese gratuite. Le cose possono cambiare e dobbiamo attivarci affinchè ciò avvenga, per il bene di tutti noi. Del resto ho sempre sostenuto che è meglio vivere un giorno da leoni che una vita da pecore.
Finisco questo mio lungo editoriale con una riflessione. In questi giorni la cronaca politica si è concentrata sull’arresto di Fiorito, in Sicilia invece i responsabili dello sfascio economico della Regione vengono premiati.
Su 90 deputati uscenti, rivela il Fatto quotidiano, almeno 76 saranno ricandidati. Volete scoprire il motivo per cui i nostri politici siciliani si battono con tanto impegno e fervore per essere rieletti?