Il tour siciliano di Matteo Renzi nel pomeriggio di ieri ha fatto tappa a Licata. Tra attacchi e battute figlie dell’ironia il candidato alle primarie del centrosinistra, il rottamatore della vecchia politica, l’uomo che vuole cambiare il gruppo dirigente del Pd e dell’intero centrosinistra, scaldato gli animi di cittadini e simpatizzanti accorsi al teatro comunale Re Grillo. Accolto tra gli applausi, sciolto e funzionale, ma soprattutto efficace, ha parlato un’oretta abbondante. “Nessun premio di consolazione nel caso di una sconfitta cosi’ come è avvenuto per altri leader politici in passato, – ha ribadito ancora una volta -, premiati con cariche istituzionali e posti in parlamento; non accettero’ nulla di tutto questo e riprendero’ a fare quello che ho sempre fatto”. Nel suo intervento non ha risparmiato una battuta a Grillo. “I politici continuano a lamentarsi di lui – ha proseguito Renzi riferendosi al comico – ma a volte dice delle cose che sono francamente insopportabili”. Durante l’incontro con i cittadini licatesi ha ascoltato la protesta di un gruppo di disoccupati. Secondo Renzi le priorità per riavvicinare e ridare la fiducia la gente alla politica e contribuire al rilancio dell’Italia: dimezzare il numero dei parlamentari, abolire il finanziamento pubblico dei partiti ed eliminare i vitalizi.