Parte ufficialmente oggi l’esperienza agrigentina di LiberoFuturo e Addiopizzo: anche all’ombra dei Templi opererà un’associazione aderente alla F.A.I. (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane) in cui imprenditori, commercianti e cittadini fanno sistema con l’obiettivo di combattere i fenomeni estorsivi, difendere le vittime e permeare ogni residua sacca di resistenza culturale sul tema dell’antiracket e, più in generale, della legalità come leva imprescindibile di sviluppo socio-economico.Alla presentazione nella sede di Confindustria Agrigento del nuovo soggetto e delle iniziative che lo vedranno attivo in tutta la provincia da subito, Giuseppe Catanzaro, Enrico Colajanni e Pico Di Trapani, esponenti regionali rispettivamente di Confindustria, LiberoFuturo e Addiopizzo, insieme ad un nutrito gruppo di imprenditori già avanguardia della lotta alla mafia nell’ultimo decennio: nomi illustri di capitani d’azienda che hanno già contribuito concretamente e con inedito coraggio alla svolta culturale agrigentina, ponendo eroicamente le fondamenta per una rinascita sociale e quindi economica del territorio. Il progetto è stato da subito condiviso con le nuove generazioni presenti in sala con una entusiasta rappresentanza dei licei scientifici Leonardo e Majorana. A dar manforte la significativa presenza delle massime Autorità civili e militari provinciali.I primi impegni già il prossimo 16 dicembre con la locale edizione della campagna “100 strade per un Natale antiracket”, cui seguiranno iniziative di sensibilizzazione alla denuncia collettiva ed al consumo critico antiracket.