L’Amministrazione comunale di Ravanusa ha sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato all’istituzione di una sede distaccata dell’Ufficio del Giudice di pace di Agrigento, con competenze nel territorio dei Comuni di Canicattì, Naro, Camastra, Racalmuto, Grotte, Castrofilippo, Ravanusa e Campobello di Licata. Ne da notizia l’assessore alle Politiche sociali, Sport e Urbanistica, Domenico Savarino. Tale iniziativa viene adottata per salvaguardare la soppressione degli uffici giudiziari nel nostro territorio a seguito della revisione della geografia giudiziaria approvata con i decreti legislativi. Infatti la nuova geografia giudiziaria prevede fin dal prossimo settembre il trasferimento delle competenze, contenzioso e personale presso il Tribunale di Agrigento. “La decapitazione del settore giustizia – afferma Domenico Savarino – sarebbe un grave danno per il tessuto produttivo del nostro territorio, è necessario sospendere questa irrazionale revisione della geografia giudiziaria in un territorio ad alta densità mafiosa, testimoniato dal sacrificio dei giudici Rosario Livatino Antonino Saetta e del figlio Stefano”. Il Comune di Ravanusa, sede prima di pretura mandamentale e poi di Giudice di pace, con tale iniziativa vuole coinvolgere tutti i Comuni interessati perché firmino tale protocollo onde evitare la cancellazione del sistema giustizia ed invitare il Ministro pro-tempore a rivedere in maniera responsabile la distribuzione degli uffici giudiziari nel nostro territorio per il buon funzionamento degli stessi, come è già stato fatto per il circondario del Tribunale di Sciacca. E’ sufficiente sedersi attorno a un tavolo e rivedere in tempi brevi la ridistribuzione di alcuni uffici giudiziari senza danneggiare i cittadini e le imprese, come invece, avverrebbe con l’annullamento della giustizia di prossimità che porterà danni al tessuto produttivo del nostro territorio. Aggiunge Savarino: “si ci augura che i Comuni interessati convochino al più presto le rispettive giunte comunali per sottoscrivere tale protocollo per inviarlo in tempi brevi al Ministro della Giustizia. Intanto si apprende dall’organismo unitario dell’avvocatura italiana che la Corte Costituzionale ha fissato la data dell’8 Ottobre per l’esame della revisione della geografia giudiziaria”.

Giovanni Blanda