Per il Pdl il disegno di legge approvato dal governo regionale, che prevede l’abolizione delle Province e l’istituzione dei consorzi dei Comuni, che questo pomeriggio approderà in aula all’Ars, presenta “chiari segni di incostituzionalità e genera caos istituzionale”. Il Pdl dice no a un rinvio delle elezioni provinciali e lancia un appello al confronto al presidente della Regione, Rosario Crocetta.
“La proposta del governo regionale non è una riforma epocale – ha detto il coordinatore regionale del Pdl Giuseppe Castiglione, in conferenza stampa a Palermo – Siamo favorevoli a una riforma complessiva dell’amministrazione periferica e della governance amministrativa, insieme a una riduzione dei costi della politica. I liberi consorzi dei Comuni erano già previsti dalla legge 9 in attuazione Statuto della Regione siciliana e dell’articolo 104 della Costituzione”.
La risposta di Crocetta è arrivata subito: “Non penso proprio che il ddl del governo sulle Province sia incostituzionale. Noi vogliamo i liberi consorzi previsti dallo statuto. E allora è incostituzionale lo Statuto speciale?”. Il governatore non teme l’ostruzionismo annunciato dal Pdl in aula e ritiene che non ci sarà un problema di tempi. “Abbiamo presentato un ddl snello proprio per semplificare l’iter”. Il ddl deve essere approvato prima del 27 marzo quando saranno indetti i comizi elettorali, altrimenti anche le Province andranno al rinnovo. “La verità è che alcune forze politiche preferiscono badare agli interessi della casta che cerca posti invece che fare gli interessi dei siciliani”, ha aggiunto Crocetta.
Parlando del rinvio ‘sine die’ della data delle elezioni, indicata nel testo stralcio del ddl, Castiglione ha detto che “non si può rinviare l’elezione di un organo costituzionale. Noi diciamo che deve esserci una data certa e, intanto, si provveda a un disegno di legge organico”. Piuttosto che apparizioni nei talk show nazionali – ha concluso Castiglione – chiediamo a Crocetta un confronto pubblico per affrontare la questione, scelga lui la formula”.
Il Pdl, secondo quanto annunciato dal deputato regionale Francesco Scoma in conferenza stampa a Palermo, chiederà in aula il rinvio di quarantotto ore per presentare emendamenti. Intanto, il presidente della I commissione legislativa dell’Ars, Marco Forzese, spiega che “gli emendamenti presentati al ddl di riforma delle Province sono settanta. “Inizierò a breve l’esame per la loro ammissibilità – dice – e subito dopo aprirò i lavori della commissione ma chiederò che si riunisca alle 16 dopo l’incontro che avrò con il commissario dello Stato. Inoltre, auspico che i lavori d’aula slittino di qualche ora per consentire che il ddl completi l’iter nell’organismo parlamentare che presiedo”.