Ha infiammato il dibattito politico a Ravanusa la pubblicazione sul periodico locale Europubblik di un collage satirico a margine dell’editoriale di Gianfilippo Lombardo. Il mosaico di volti ritrae i “papabili” candidati alla carica di sindaco per le imminenti amministrative di Ravanusa. Su facebook è partita la condivisione dell’articolo e del fotomontaggio, raggiungendo grandissima popolarità anche fuori da Ravanusa, per l’uso azzeccato del titolo “Habemus Sindacum” e delle immagini. Otto i volti noti della politica ravanusana e agrigentina ritratti come cardinali. Nell’ordine da sinistra a destra: Giacomo Vivacqua, Calogero Gattuso, Vito Ciotta, Lillo Massimiliano Musso, Giuseppe Zagarrio, Carmelo D’Angelo, Salvatore Pennica, Salvatore Grifasi. Ma chi sono i “papabili” ritratti nel fotomontaggio? Ve ne offriamo in esclusiva una scheda di ciascuno.
Giacomo Vivacqua, sposato, padre, laurea in giurisprudenza, bancario, è indicato come papabile per il movimento di Rosario Crocetta, quindi della lista il Megafono, che proprio in questi giorni ha inaugurato una sede a Ravanusa. Vivacqua alla domanda se è vero che sarà candidato sorride e smentisce la notizia della sua possibile candidatura. Vivacqua è stato presidente del consiglio comunale di Ravanusa con l’Amministrazione del sindaco Bonaventura e coordinatore del PD cittadino, quindi ha il profilo del possibile candidato.
Calogero Gattuso: sposato, padre, diploma magistrale, assicuratore, è indicato come papabile per il correntone del sindaco uscente Armando Savarino, ma deve vedersela con competitori interni. Savarino recentemente, dopo la sospensione dall’UDC, si è avvicinato al MPA. Gattuso, politico di lungo corso nonostante la giovane età, è stato presidente del consiglio comunale di Ravanusa, segretario personale alla Regione dell’On. Giusy Savarino, consigliere provinciale ed è attualmente assessore in giunta con Savarino.
Vito Ciotta: sposato, laurea in giurisprudenza, è indicato come papabile per il Partito Democratico, di cui è segretario comunale da qualche anno. Anche lui deve vedersela con competitori interni, in particolare con il redivivo Giuseppe Lauricella, recentemente diventato deputato nazionale, che potrebbe spingere per un nome diverso. Ciotta, già Forza Italia e Udeur, è attualmente capogruppo in consiglio comunale del PD ed è stato alle scorse elezioni tra i più votati consiglieri.
Lillo Massimiliano Musso: sposato, padre, laurea in giurisprudenza, avvocato e giornalista pubblicista, correrà con la lista civica “Ravanusa è tua”. È una novità nel quadro politico ravanusano, pur se è stato responsabile di IDV per qualche tempo. Ha già anticipato i temi della campagna elettorale pubblicando parte del programma amministrativo. A differenza di tutti gli altri papabili dovrà raccogliere le firme per la presentazione delle liste poiché non collegato ad alcun partito.
Giuseppe Zagarrio: sposato, padre, laurea in giurisprudenza, funzionario dell’Agenzia delle Entrate, correrà per il Movimento 5 Stelle. Zagarrio recentemente ha corso per le Regionali siciliane e per la Camera dei Deputati, sempre per il M5S, ma non è stato eletto. A Ravanusa il M5S ha riscosso i più alti consensi per Camera e per Senato, collocandosi al primo posto su entrambi i fronti, con percentuali plebiscitarie.
Carmelo D’Angelo: sposato, padre, maturità scientifica, potrebbe correre per il PDL, anche se smentisce la notizia. Attualmente è consigliere provinciale ed è stato assessore provinciale nonché vice sindaco di Ravanusa. Prima con Forza Italia, poi con il PDL, dopo una breve parentesi con il movimento di Micciché, dopo la rottura del legame storico con l’On. Michele Cimino, è ritornato con il PDL. L’abolizione delle province potrebbe condurlo a scendere in campo a Ravanusa in prima persona. Figlioccio di battesimo di Armando Savarino, è insieme a Salvatore Pennica tra i più accaniti oppositori di Savarino.
Salvatore Pennica: sposato, padre, diploma di geometra, docente in istituto professionale, potrebbe correre per il PDL. Non smentisce la notizia, anzi rivendica, alla luce della sua trentennale esperienza sin dalla DC e fino all’UDC, il ruolo storico di rappresentante dell’area. Coordinatore cittadino del PDL di Ravanusa è un politico di lungo corso ed è ininterrottamente consigliere comunale a Ravanusa da moltissimi anni. Ex fedelissimo di Armando Savarino, oggi è tra i suoi oppositori più aspri.
Salvatore Grifasi: sposato, padre, diploma magistrale, segretario amministrativo, potrebbe correre per l’UDC con l’appoggio di Armando Savarino. Non smentisce e non conferma la notizia, mostrandosi possibilista. È attualmente presidente del consiglio comunale di Ravanusa e consigliere uscente più eletto della scorsa consultazione. Anche lui deve risolvere la competizione interna, anche se appare favorito su Calogero Gattuso.
Facendo sintesi, le candidature di Musso con la lista civica “Ravanusa è tua” e di Zagarrio con il Movimento 5 Stelle appaiono certe e fuori discussione, perché non legate ai ragionamenti e alle mediazioni delle segreterie dei partiti. Altro discorso vale per gli altri papabili, di cui almeno la metà non saranno certamente candidati, essendo esponenti degli stessi contesti politici. Tra Gattuso e Grifasi, ad esempio, si gioca un derby sul filo del rasoio, perché entrambi godono di consenso e vantano esperienza amministrativa. Ma tra i due “litiganti” il correntone di Armando Savarino potrebbe optare per una terza figura, in modo da non spaccare il gruppo e mantenere compatta la squadra che ha fatto vincere le elezioni a Savarino per due competizioni consecutive. Si fa il nome dell’attuale vicesindaco e assessore Lina Iacona, fedelissima di Savarino, già consigliere comunale. La Iacona chiuderebbe la disputa tra Gattuso e Grifasi per una ragione di opportunità elettorale. È donna, quindi costituirebbe un’assoluta novità con l’effetto di favorire la coalizione di Savarino dopo anni di amministrazione passati un po’ in sordina. Altro derby si gioca tra Carmelo D’Angelo e Salvatore Pennica, inteso Totò, poiché i due insieme sono in grado di presentare una lista del PDL, su cui hanno diritto di spendita, mentre isolatamente uno dei due rimarrebbe senza simbolo politico, quindi dovrebbe raccogliere i voti per la presentazione della lista, l’altro, pur conservando il simbolo, subirebbe una scissione dal gruppo, un dimezzamento delle possibilità di superare lo sbarramento. Entrambi sono accomunati dall’opposizione a Savarino e potrebbero trovare un’intesa, magari con ordini di scuderia impartiti dal coordinamento provinciale del PDL. Ancora derby, ma meno accentuato, tra Vito Ciotta e Giacomo Vivacqua. Ciotta è segretario comunale del PD, prima di lui lo è stato Vivacqua, oggi confluito nella lista il Megafono di Crocetta. Tra i due la partita è particolare, perché mentre Ciotta ha dichiarato di essere lieto di correre per la carica di sindaco, Vivacqua nega tale possibilità. Ma data la caratura di Vivacqua e la presidenza della Regione di Crocetta, non si può escludere che a Ravanusa possa correre un candidato di riferimento di Crocetta. Infine, un altro derby si gioca tra Musso e Zagarrio, esponenti del dissenso e aperti oppositori della “casta”. Il primo, che non fa segreto di avere votato per il M5S ma verso cui ha sempre mosso aspre critiche di gestione dei meccanismi democratici, si è avvantaggiato per la campagna elettorale con la pubblicazione anzitempo della sua candidatura e di un programma amministrativo. È il ravanusano più noto in Italia, avendo un trascorso di speaker radiofonico e di intellettuale balzato agli onori della cronaca per iniziative che hanno trovato riscontro internazionale e per le sue pubblicazioni. Zagarrio, dal canto suo, può contare sul vento in poppa provocato dallo tzunami di Beppe Grillo e su un gruppo folto di attivisti e simpatizzanti. Il derby tra i due ha molteplici aspetti: sono due candidati di rottura e non provengono dai partiti tradizionali, sono due avvocati, sono stati insieme nel giornale RavaNews, edito da Musso, e in varie iniziative sociali e culturali ravanusane, come nella campagna referendaria per l’acqua pubblica.
Un quadro ancora incerto a sessanti giorni dal voto, salvo slittamenti, che lascia intendere chiaramente la possibilità di novità ulteriori. Un’incognita la rappresenta, ad esempio, il movimento “Servire Ravanusa” che potrebbe candidare Sandro Ficarra, intimo amico sia di Musso che di Zagarrio, nonché già vicedirettore di RavaNews. Era dato vicino ad uno tra Musso e Zagarrio, ma recentemente ha aderito a Servire Ravanusa, che ancora non ha ufficializzato il nome del candidato sindaco, pur avendo dichiarato di partecipare alle prossime comunali.
Si avvicina il termine per la presentazione delle liste e Ravanusa, feconda piazza politica e madre del compromesso storico, si appresta a rivivere una stagione politica promettente, quanto meno per l’interesse che desta sulla campagna elettorale, anche grazie a brillanti trovate come quella di Europubblik che quest’oggi abbiamo commentato.
S.F.