Entra nel vivo la campagna elettorale a Ravanusa, a quindici giorno dal voto amministrativo.
Ieri sera in Piazza Regina Elena, gremita all’inverosimile, il candidato del Pdl-Cantiere Popolare e Partito dei Siciliani ha presentato il programma politico amministrativo, comiziando per circa un’ora con decisione e siglando un patto generazionale con la gente.
Le sue prime parole sono state: “ritorno a una politica vera, capace e propositiva.”
Ha tralasciato tutte le polemiche, ricordando che nella sua carriera politica i principi di trasparenza, legalità e lealtà sono immarcescibili nella sua condotta morale, civile e politica.
“Avrei potuto fare altro, non avevo la prepotenza di annettere partiti e uomini per la ricerca di vanagloria e occupare la prima poltrona del mio paese.
Dopo cinque anni di immobilismo che hanno registrato una perdita di competitività e di depauperamento generale di Ravanusa, paese da sempre laborioso e vivace, mi è stato proposto di scendere in campo attraverso un progetto politico chiaro, fattivo e di rilancio per il territorio.
Ho valutato bene e alla fine ho detto sì, perché non posso permettere che un Comune come il mio lo si veda morire giorno dopo giorno.
Ecco perché non ho paura di confrontarmi con la gente, di amministrare, di avere coraggio, programmazione e una squadra di amici e politici che possono collaborare per riaprire con il chiavistello un palazzo di città che sembra il muro del pianto. Possiamo dare gli strumenti giusti per riallineare il presente al futuro per i giovani e per chi vuole riaccendere la speranza di stanziarsi e crescere in questa comunità.
Il mio programma parte da una concezione ben precisa, oggi un Sindaco deve innovare e aver capacità di governo attraverso processi di buona amministrazione, non può crearsi l’immagine di un piagnucolone che prende le sembianze di un gabelliere che guarda solo ad innalzare le tasse ai cittadini per non sforare patti, vincoli e spending review.
I costi si possono abbattere: i 230 mila euro annui degli organi politici non sono coevi con i tempi, alla prima giunta saranno ridotti a meno di 100 mila.
Come i tagli alla burocrazia: ci saranno meno dirigenti che lavoreranno in maniera funzionale, come del resto tutta la macchina amministrativa.
I costi di illuminazione pubblica, circa 600 mila euro annui, incidono pesantemente sulle casse comunali, per questo abbatteremo le spese di gestione con le rinnovabili.
Un altro punto vitale è la gestione diretta pubblica del servizio integrato dei rifiuti che farà risparmiare al cittadino circa 130 mila euro annui, con potenziamento della differenziata.
Anche con Girgenti Acque saremo da pungolo affinchè si rispettino i servizi e gli investimenti e le tariffe saranno rimodulate al ribasso.
Il turismo e l’agricoltura saranno sostenuti da progetti, ricordo che nel fers 2007/2013 ci sono ancora parecchie somme da poter spendere, e con il distretto turistico e i comuni consorziati creeremo un patto per lo sviluppo per questo angolo della provincia di Agrigento che non resterà isolato.
Ecco perché le ragioni della politica spazzeranno via la facile antipolitica che non crea progetti e risoluzione alle problematiche in quanto priva di classe dirigente. Alla stessa stregua della vecchia classe politica legata alle più retrive e becere forme di clientelismo che non appartengono al dna culturale del popolo ravanusano.”