Niente stipendio di Settembre per i dipendenti comunali i Ravanusa. I sindacati della funzione pubblica protestano. Le casse del comune di Ravanusa in negativo e l’attività dell’ente si paralizza. Questi sono i risvolti che ha portato il pignoramento delle casse comunali effettuato dall’avvocato degli eredi Sillitti che vantano dall’ente oltre 2 milioni di euro. Oggi alle ore 11 il sindaco Carmelo D’Angelo incontrerà in assemblea i dipendenti comunali che già nelle scorse ore hanno protestato nei confronti di questo assurdo sistema. Incerte anche le erogazioni degli stipenti per i mesi successivi di Ottobre, Novembre e Dicembre. Il comune rischia adesso seriamente il fallimento, dichiarando così il dissesto finanziario che porterebbe al licenziamento di moti precari e all’innalzamento delle tasse comunali al massimo. Il sindaco Carmelo D’Angelo non vuole arrivare a tutto ciò e studia come uscire dall’empasse anche la notte. Ancora della trattativa di transazione tra il comune e gli eredi Sillitti non si sa nulla. L’unica cosa certa è che ha chiesto 695 mila euro, e come prevede la legge quasi raddoppiati si arriva a 1milione 044 mila euro, visto che il restante ammontare sino al raggiungimento complessivo di 1 milione e 800 mila euro è sospeso in attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione. Gli eredi Sillitti a tutt’oggi non demordono e vogliono immediatamente tutti i soldi. La questione riguarda il pagamento di vari espropri di terreni avvenuti circa settant’anni fa e mai a tutt’oggi pagati che sono serviti per edificare nella città nuove abitazioni. Intanto tutti gli automezzi comunali, le gazzelle della polizia municipale, gli scuolabus, i vari servizi essenziali non vincolati tra cui mensa scolastica, rimborso trasporto scolastico, asilo nido e via dicendo restano per i cittadini un vero e proprio miraggio. Il sindaco Carmelo D’Angelo si scusa con la città e addossa però la colpa all’amministrazione uscente che non ha saputo gestire la situazione visto che la sentenza definitiva della Corte di Appello di Palermo era arrivata nel giugno scorso. Il presidente del consiglio comunale Vito Ciotta nelle scorse ha cercato anch’esso di convincere gli eredi Sillitti a trovare una transazione per procedere al pagamento rateale ma a tutt’oggi l’ente resta in cattive acque e dei trasferimenti dello Stato e della Regione in imminente scadenza non si vede nulla, visto che il presidente Crocetta a tutt’oggi non ha assegnato le somme ma solo ha annunciato altri tagli nei trasferimenti agli enti locali.
CARMELO SCIANGULA