I consiglieri comunali Stefano De Caro e Alessia Caico, prima appartenenti alla maggioranza e oggi componenti del suddetto movimento licatese, ed il presidente Calogero Malfitano, in sinergia con il gruppo, chiedono che il primo cittadino responsabilmente si dimetta, visti gli eventi che lo vedono coinvolto nella vicenda giudiziaria che lo ha allontanato dalla città. << Chiediamo che il sindaco faccia un passo indietro – affermano i componenti del Megafono- affinchè si sblocchi la paralisi che avvolge ancora una volta Licata. Una prima vicenda giudiziaria che aveva coinvolto l’ex sindaco Graci aveva intaccato la nostra cittadina ed oggi, per la seconda volta, la città ricade nel baratro, velando l’atmosfera attraverso feste e spettacoli che, in circostanze serene riteniamo siano sane e utili, ma in un simile vortice fanno ancor di più cadere nel ridicolo Licata e i suoi cittadini, come fossero giullari, non più guidati dal primo cittadino che avevano scelto attraverso il consenso elettorale, bensì da assessori che il popolo non ha scelto e sotto la cui gestione amministrativa la città è costretta a trascinarsi. E’ necessario – proseguono – che un maggiore rigore etico e morale spinga i partiti politici a non candidare chi ha pendenze giudiziarie per ridare credibilità a chi rappresenta le istituzioni, affinchè la collettività non sia costretta a vedersi decapitata del suo sindaco ancora una volta, offrendo così una lezione di vita inadeguata ai più giovani>>. I componenti del Megafono licatese si auspicano che l’uomo Angelo Balsamo possa chiarire la sua posizione e ritornare alla sua attività politica e professionale serenamente, ma all’Angelo Balsamo Sindaco chiede uno scatto di dignità e di orgoglio attraverso le sue dimissioni, rendendolo così un primo cittadino che dimostra di amare veramente la sua città e i suoi concittadini.