No a Licata come una grande pattumiera. Il movimento locale de “Il Megafono” reclama maggiore attenzione dall’amministrazione comunale sulla base della valorizzazione di zone della cittadina, che da qualche settimana è meta di visitatori, ma che, a nostro avviso,non è ancora pronta ad ospitare turisti, poiché a causa di inefficienze, nello specifico la presenza di spazzatura, non offre una bella immagine di accoglienza.Da parte di alcuni cittadini spesso è chiaro che ci sono forti segnali di scarsa civiltà segnati dall’abbandono dei rifiuti e inerti, ovunque ed in qualsiasi ora, soprattutto nelle zone balneari come Playa, contrada Piscotto, o peggio ancora, Marianello, dove ad accogliere i turisti sono sacchetti di pattume e migliaia di bottiglie vuote,per non parlare dell’intera darsena e la spiaggia che,ad estate inoltrata, ancora è ridotta in una discarica a cielo aperto.Ma l’amministrazione vive realmente la città? Basta fare una semplice passeggiata per rendersi conto che l’evidenza parla chiaro.Anche negli anni passati,nonostante tutto,in questi periodi le spiagge riuscivano ad accogliere sufficientemente i bagnanti.Ed oggi?Un circolo vizioso continuo, che dalla spazzatura all’assedio dei cani randagi rende il passo breve.Le responsabilità sono chiare ed evidenziano una cultura dell’igiene e della cura dell’ambiente che non sono proprie di una “città a vocazione turistica”.In via Fiume Vecchio si scorgono abbandonati materassi e copertoni, in via Principe di Napoli vi è lo spargimento del pattume vista la presenza di branchi di cani, in corso Argentina erbacce e spazzatura varia, come pure in via Borromini, o ancora nei pressi di corso Filippo Re Capriata, proprio nelle trasverse degli svincoli per via Palma e via Campobello o nelle vicinanze delle “fontanelle” anche i materassi si sono fatti ammirare dai visitatori.Non manca nella lista la panoramica, nonché la parte interna della banchina Marinai d’Italia,a ridosso dell’ex casello ferroviario,per la quale bisognerebbe almeno procedere con interventi tampone data la stagione.Nella salita Santamaria si scorgono ben posizionati materiali inerti ed elettrodomestici, per non parlare del centro storico, l’area di contrada Cannavecchia e le vie periferiche della città ove bottiglie,cartoni,escrementi e ancora sacchetti la “decorano”.Infine da non dimenticare sono gli immobili in stato di abbandono, in costante pericolo, e dei quali diversi sono implosi sia nella zona marina, quartiere S.Paolo, per non parlare delle case fatiscenti ubicate nelle traverse di Corso Roma. Il Megafono sollecita l’amministrazione comunale pertanto, oltre ad un maggiore “decoro igienico”del territorio, anche ad intervenire con un censimento delle abitazioni disabitate.
Il Presidente
Calogero Malfitano