Si firmano la nuova mafia di Palma di Montechiaro. Minacce dirette, precise, senza mezzi termini, indirizzate al Sindaco Palma, Pasquale Amato, alla sua famiglia e anche al maresciallo dei carabinieri nonché comandante della locale Stazione. E’ stato proprio il primo cittadino nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nell’aula consiliare del Municipio, a voler leggere le missive alla platea composta da decine di semplici cittadini di Palma, i consiglieri comunali, i rappresentanti del Partito democratico, il senatore Beppe Lumia, i parlamentari nazionali Angelo Capodicasa, Maria Iacono e Tonino Moscatt, il segretario provinciale del Pd Giuseppe Zambito e il deputato regionale Enzo Fontana.
Le lettere minatorie, ha spiegato Amato, sono state trovate le prime due sul parabrezza della sua auto, rispettivamente il 6 e il 9 settembre; l’ultima, invece, gli è stata recapitata a casa il 17 settembre. Amato, che ha spiegato di avere denunciato alle autorità competenti quanto accaduto, ha letto testualmente i tre biglietti minatori, scritti in autentico stile mafioso, nei quali erano presenti pesanti espressioni atte ad intimidire. “Tu te ne devi andare a casa se ci tieni alla tua famiglia. Pensa un poco cosa ti può accadere a tia e a tutta la tua famiglia…Ni sintemmu presto”.
Dopo la solidarietà espressa a nome di tutto il consiglio comunale dal suo presidente Salvatore Messinese, ha preso la parola Amato che ha spiegato la ragione della conferenza. “Le minacce ricevute sembrano un’esplosione di insofferenza alla mia permanenza alla guida della città. Quindi è mio dovere rendere partecipe l’opinione pubblica dei fatti in corso”. Quindi con tono amaro ma combattivo ha individuato alcune scelte amministrative che potrebbero essere alla base delle minacce. Innanzitutto, il riferimento è stato alle iniziative intraprese per riportare e affermare la legalità, quali la lotta all’evasione pubblica, alla burocrazia che rende difficili gli investimenti a Palma, ai cartelloni abusivi. Nel suo intervento, Amato ha fatto riferimento anche alle pressioni subite, all’interno di una parte della maggioranza, per ottenere un posto in giunta; alla presentazione della carta dei servizi per comunicare ai cittadini il comportamento che i dipendenti comunali devono seguire nell’espletamento delle loro funzioni; sulla verifica del rispetto degli impegni contrattuali presi nell’assegnazione dei lotti a edificazione agevolata e degli insediamenti nell’area Pip.
Dall’intervento di Amato si è venuto a sapere che oggetto delle minacce è stato anche il maresciallo Marletta. Tra gli interventi che sono seguiti va citato quello dell’onorevole Giuseppe Lumia che si è rivolto direttamente ai mafiosi, facendogli sapere che proverà ad aumentare le pene per reati di mafia per evitare scarcerazioni troppo facili.
Lumia ha rivolto parole durissime a Nicola Ribisi, presunto boss di Palma di Montechiaro, tornato in libertà lo scorso gennaio grazie al decreto “Svuota carceri”.
“So che sei tornato libero, – ha detto Lumia – ma sappi che stiamo lavorando insieme ad altri parlamentari per aumentare le pene per i reati di mafia. Non ti lasceremo il controllo del territorio, ti faremo vedere sorci verdi. O dimostri coraggiosamente di abbandonare Cosa nostra oppure lascia Palma di Montechiaro che, stanne certo, non ti accoglierà nuovamente come boss. I tempi sono cambiati. Mi rivolgo anche alla ‘Stidda’ e alla famiglia Chiazza: non c’è posto dove potersi imbucare. Non c’è impresa che assumerà persone a voi vicine. Lo Stato è qui presente e non mollerà”.
Sulle minacce ricevute dal sindaco di Palma di Montechiaro è intervenuto il deputato regionale del Nuovo Centro Destra, Vincenzo Fontana. “Esprimo totale vicinanza al Sindaco di Palma di Montechiaro Pasquale Amato per i vili e meschini tentativi di fermare la sua limpida azione politico-amministrativa all’insegna di progetti di sviluppo e legalità – ha dichiarato Fontana – In un anno con l’esperimento fin qui riuscito di larghe intese, l’Ncd è in giunta con il Vicesindaco Balistreri, sono stati segnati punti importanti in materia di progettualità locale, si è creato un clima fattivo e convergente con la maggioranza e l’opposizione.Se una minoranza di malavitosi vuole riportare Palma di Montechiaro agli anni bui, si mettano in pace che sono fuori dal tempo e che le Istituzioni e la politica saranno ancora più vicini al Sindaco, il processo di legalità va avanti senza infingimenti di sorta.Invito pertanto l’amico Pasquale Amato – ha concluso Fontana – a continuare ancora con più forza questa azione di rinnovamento che è condivisa dalla stragrande parte della popolazione perbene di Palma e che questi vili siano subito individuati e isolati.Palma deve continuare ad essere un modello di sviluppo per altre zone di frontiera e in questo processo la risposta della politica e del Ncd è unidirezionale: legalità, trasparenza e senso delle Isitutizioni e del bene comune.”
Le intimidazioni ai danni del sindaco di Palma di Montechiaro sono la prova evidente che coloro che rispondono a logiche di natura mafiosa vedono in un amministratore che tenta di tenere dritta la barra del proprio Comune un nemico mortale da abbattere”.
Così il presidente del Consorzio agrigentino per la Legalità e lo Sviluppo Mariagrazia Brandara interviene dopo la diffusione della notizia dell’invio a Pasquale Amato di missive contenenti minacce di morte.
“Palma di Montechiaro – continua – è un Comune del Consorzio, e Amato deve sapere che l’ente da me presieduto e tutti i Comuni ad esso inscritti sono al suo fianco, convinti come siamo che solo uniti, senza fughe indietro nè in avanti, si possa affrontare e vincere contro la mafia. Questo gesto spregevole, commesso da gente altrettanto disgustosa, siamo sicuri non muterà la determinazione di Amato nel volere una Palma di Montechiaro migliore e una Sicilia più bella”.
Anche il Sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo e la giunta sono vicini a Pasquale Amato.
“Tra i messaggi di solidarietà giunti alla nostra redazione nei confronti del sindaco di Palma di Montechiaro vi è anche quello del presidente della Camera di Commercio di Agrigento, Vittorio Messina. ” A nome mio personale e di tutto il consiglio camerale rivolgo al sindaco di Palma di Montechiaro e alla sua famiglia la piena solidarietà e vicinanza per le vili minacce ricevute – ha detto Messina – . Gesti, messi in atto da chi vorrebbe condizionare l’azione amministrativa instaurando un clima di tensione e di terrore. Nell’incoraggiare il sindaco a continuare sulla strada intrapresa siamo certi che le minacce non sortiranno alcun effetto intimidatorio su chi, come Pasquale Amato, ha il compito di affrontare nuove e vecchie emergenze in un contesto di forte discontinuità con il passato. Come imprenditori, classe politica, istituzioni e società civile dobbiamo più che mai essere compatti nel combattere ogni forma di criminalità e di sopraffazione, e nel riaffermare il rispetto della legalità, confermando la piena condanna di quanto accaduto, sicuri che gli inquirenti possano individuare celermente i responsabili’ di questo fatto grave e sconcertante”.
Il Partito Democratico di Campobello di Licata esprime la propria solidarietà al Sindaco di Palma di Montechiaro Ing. Pasquale Amato.
Da sempre Pasquale Amato è un punto di riferimento all’interno del Partito Democratico della Provinci di Agrigento e tutti conosciamo la sua determinazione e la sua capacità di lavorare senza sosta per la propria comunità. Non è possibile restare in silenzio davanti alle minacce di morte subite da un sindaco che ha il solo torto di voler rimettere la propria città su un percorso di legalità, riconoscimento dei diritti dei cittadini, correttezza e trasparenza della pubblica amministrazione.
Oggi Pasquale Amato, nella conferenza stampa in cui ha reso note le minacce subite, ha indicato nella sua volontà di riportare Palma di Montechiaro su un binario di normalità le cause che hanno portato alcuni individui infastiditi da ciò a minacciarlo e invitarlo a dimettersi. E’ inaccettabile che ancora oggi, in Sicilia, l’impegno civile possa spingere le persone in pericolo di vita, e il fatto che sia avvenuto a Palma di Montechiaro, a pochi chilometri da noi, ci impone di alzare la voce e chiedere a tutte le istituzioni di non lasciare solo Pasquale Amato.
Il Segretario del PD di Campobello di Licata
Lillo Calà
” L’azione di rinnovamento e di contrasto ad ogni forma di illegalità avviata dall’amministrazione di Palma di Montechiaro, non deve essere fermata. Episodi vili e meschini come questo vanno condannati senza se è senza ma” . Così il parlamentare regionale PD, Giovanni Panepinto commenta la notizia delle minacce ricevute da sindaco Pasquale Amato. ” Sono certo – prosegue Panepinto – che l’azione amministrativa di Pasquale Amato, a cui va la mia personale solidarietà, andrà avanti senza tentennamenti e contro ogni forma di prevaricazione mafiosa. E’ necessario, – conclude – che amministratori, politica, società civile e istituzioni si muovano in maniera compatta a sostegno del lavoro svolto dall’amministrazione per diffondere il rispetto della legalità”.
Con grande dispiacere e sgomento abbiamo appreso dalla stampa che l’Ing.
Pasquale Amato, Sindaco di Palma di Montechiaro, ha subito un ignobile atto
intimidatorio.
Si esprime solidarietà e vicinanza, nella certezza che non si farà certo
condizionare da questi vili atti delinquenziali.
F.to DEDALO AMBIENTE AG3 S.p.A.
Il deputato nazionale e vice coordinatore regionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, esprime solidarietà e incoraggiamento al sindaco di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato, destinatario di lettere intimidatorie. Gallo afferma : “le capacità politiche e amministrative di Amato, già dimostrate ampiamente alla Provincia di Agrigento, non saranno minimamente scalfite da gesti vili e meschini. L’ amico sindaco di Palma non demorda e prosegua il proprio impegno, nella fiducia e nella stima unanime”.
“Esprimo la mia personale solidarietà al sindaco
di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato, per le ignobili missive ricevute.
Auspicando nel solerte operato della magistratura di far piena luce sul
fatto, ribadisco il mio sostegno al primo cittadino e lo esorto a proseguire
nel suo operato, per il bene della collettività in nome della legalità e della
giustizia, contro il malaffare e la criminalità organizzata.” Lo ha dichiarato
il deputato regionale del PDR, on. Michele Cimino,a seguito delle minacce di
morte ricevute dal sindaco di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato, da parte
di ignoti che hanno chiesto le sue dimissioni dalla carica di primo cittadino.